Il ricorso presentato dall'Udinese al Collegio di Garanzia del CONI non turba più di tanto i legali della Salernitana che, a partire da oggi, hanno dieci giorni a disposizione per difendersi e allegare agli atti una documentazione ancora più dettagliata. Detto ampiamente che la società friulana ha tutto il diritto di fare reclamo nelle sedi opportune se ritiene d'aver subito un torto e detto altresì che l'atteggiamento assunto è antisportivo e contraddittorio (l'Udinese chiede contestualmente di rigiocare la sfida con l'Atalanta perchè falcidiata dal covid, davvero singolare), abbiamo ragion di pensare che l'iniziativa messa in campo in extremis non è altro che una strategia atta a prendere tempo e ad affrontare - in linea del tutto teorica - una Salernitana già retrocessa. Una tattica che rischia di trasformarsi in arma a doppio taglio, anche perchè i granata non hanno nessuna intenzione di alzare bandiera bianca e crederanno fino all'ultimo secondo nell'impresa sportiva. Come noto, il ricorso dei legali bianconeri si basa anche su alcuni elementi nuovi per i quali sono richiesti "approfondimenti d'indagine". Altro modo per prendere tempo, ovviamente. Ma quali sono questi capi di imputazione? Anzitutto l'oramai famoso volo charter che, secondo qualcuno, non avrebbe comunque avuto la possibilità di favorire nei tempi stabiliti la trasferta della Salernitana. Da qui il primo chiarimento: la possibilità di prenotare un aereo privato in caso di piccoli focolai è, appunto, una possibilità e non un obbligo.

Nessuno costringeva la società e la dirigenza granata a muoversi in questa direzione e aver scelto una compagnia aerea maltese non significa aver profuso scarso impegno per scendere in campo. In secondo luogo - ed è l'aspetto più importante - le regole precedenti comportavano la messa in quarantena non solo dei positivi, ma anche dei contatti stretti, obbligati a restare presso le proprie abitazioni senza contatto alcuno con l'esterno fino all'esecuzione di un tampone molecolare cinque e dieci giorni dopo. In estrema sintesi, dunque, l'ASL di Salerno avrebbe vietato la partenza anche se l'aereo privato avesse già i motori accesi in quel di Capodichino. Sull'altro punto c'è poco da discutere. L'Udinese ritiene sia necessario approfondire il ruolo dei legali della Salernitana subentrati in una seconda fase, ma è del tutto fisiologico che, dopo un cambio di proprietà, ci si avvalga anche di un pool di professionisti di propria fiducia. Nessun giudice porrà dubbi su questo comportamento chiaro e trasparente assunto da Iervolino e dai suoi collaboratori. Riteniamo, dunque, che alla fine Udinese-Salernitana si giocherà e, guardando il calendario e le date disponibili, si potrebbe scendere in campo nella settimana che precederà la sfida di ritorno all'Arechi. Tra il 13 e il 20 di aprile ci potrebbe essere la pronuncia nel merito, assieme a quelle che riguardano Atalanta-Torino e Bologna-Inter. Sembra utopistico pensare che il CONI sovvertirà quanto stabilito dalla Corte Federale d'Appello smentendo le autorità sanitarie. 

Sezione: Esclusive TS / Data: Sab 26 marzo 2022 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print