Nel calcio di oggi, ricco di calciatori che si esaltano dopo la prima partita e che fanno fatica ad ammettere i propri errori, fa sicuramente piacere registrare le parole di un elemento di grande esperienza, che ha spesso disputato buoni campionati di serie B, ma che reputa giusta la bocciatura della Salernitana al termine di una stagione in cui, anche a causa di problemi fisici, non ha reso al massimo. Luca Bittante sarà uno degli avversari dei granata nella super sfida col Cosenza, match aperto ad ogni tipo di pronostico e ricco di ex che ci terranno a mettersi in mostra. Ecco quanto ha dichiarato in esclusiva alla redazione di TuttoSalernitana.

Anzitutto un pensiero sul dramma Maradona...

“In questi momenti il grido di dolore e dispiacere è unanime, qualunque sia la squadra per la quale tifi sai bene che il 10, per antonomasia, era Diego Armando Maradona. Diciamo che è l’ennesima mazzata in un 2020 purtroppo indimenticabile”.

Parliamo di cose più belle. In cosa è stato bravo il vostro allenatore? L'anno scorso avete fatto un miracolo sportivo....

“Mister Occhiuzzi è riuscito a darci compattezza, eravamo reduci da risultati negativi che certo non aiutavano mentalmente. Ha responsabilizzato tutti e ha tirato fuori tanto dal punto di vista umano. Voleva che ognuno si sentisse "colpevole" di quella brutta situazione di classifica, senza distinzioni. Ci ha fatto salvare con l’atteggiamento e con la forza dello spogliatoio”.

Avete ottenuto ottimi risultati contro le big, questo significa che ve la giocherete senza soltanto difendervi anche contro la Salernitana....

“Il nostro allenatore vuole sempre che sviluppiamo la nostra idea di gioco, un’identità precisa a prescindere dall’avversario che incontriamo. Anche quando i risultati non arrivavano abbiamo avuto il merito di non esserci abbattuti, del resto siamo riusciti a pareggiare contro realtà forti come Spal e Lecce e a battere il Frosinone fuori casa. E’ stata la nostra prima vittoria in campionato, speriamo si possa continuare su questa strada pur sapendo che la Salernitana è un osso duro”.

Stanno già emergendo i veri valori del torneo?

“E’ un campionato ancora più equilibrato, la classifica rispecchia l’andamento e le potenzialità di ogni rosa. Sono passate dieci giornate, un’idea possiamo sicuramente farcela. Ogni domenica, però, è sempre un’incognita: il Covid ha stravolto le abitudini, un allenatore non saprà mai in anticipo su quali giocatori potrà contare. E questo aspetto, del tutto nuovo ma purtroppo costante da un anno a questa parte, svolgerà ahinoi un ruolo da protagonista".

Bittante ha fatto una carriera ottima, forse solo in granata è andato al di sotto delle aspettative e non fu riconfermato. Perchè?

“Parlo spesso della mia esperienza a Salerno. Avevo qualche problema fisico e non sono riuscito a fornire il solito contributo, come accaduto in altre piazze. Sono un ragazzo che dà sempre il 110%, purtroppo in quei sei mesi non ho dato una mano e c’è stata una sorta di bocciatura. Bisogna essere onesti con sé stessi, ammettere i propri errori e crescere per non commetterli più nel futuro”.

Che partita dobbiamo aspettarci?

“Sarà una gara combattuta, la Salernitana la mette molto sul piano agonistico e fisico. Un avversario da prendere con le molle, hanno carattere e organizzazione tecnico-tattica. Meritano di essere la capolista e se la giocheranno da prima della classe, ovviamente il Cosenza ce la metterà tutta per strappare un risultato positivo”.

Quanto pesa giocare a porte chiuse?

“Ci sono piazze che vivono del calore del pubblico, questa pandemia ha tolto tanto alla Salernitana e al Cosenza. Non si parlava a caso di dodicesimo uomo in campo, forse proprio in questi momenti inaspettati capisci quanto conti avere la spinta di uno stadio determinante. Ci dispiace molto, viene meno un fattore che incide”.

C'è chi dice sia meglio fermarsi di nuovo e riprendere quando la curva epidemiologica subirà un abbassamento sostanziale...

“Se ne sono sentite tantissime di opzioni. Secondo me non è giusto avere soltanto un jolly a disposizione per rimandare la partita, il Covid non guarda in faccia a nessuno e affrontare un avversario pieno di giovani della Primavera vengono meno gli stimoli. Ovviamente ci sono delle persone che lavorano per questo, purtroppo non possiamo fare altro che attenerci. Aspettare e fermarci può rappresentare una soluzione, ma ci sono gli Europei e non possiamo non tener conto delle esigenze di un calendario fitto di impegno”.

E' la gara degli ex, il più atteso è Tutino...

“Tutino è il colpo del mercato estivo, ha quei colpi che risolvono la partita anche nella giornata no. Un top player per la B, fa la differenza. Averlo in squadra è sempre meglio che averlo contro. Ci saranno moltissimi ex, che rispettano la maglia che hanno indossato, ma che in campo vorranno vincere e regalare uno spettacolo alla gente. Il pubblico ha bisogno di spensieratezza, il calcio può essere un veicolo sociale fondamentale”.

Dove vuole arrivare questo Cosenza?

“Veniamo da una salvezza difficile, siamo riusciti con grande forza d’animo a mantenere la categoria. L’esperienza dell’anno scorso deve far suonare sempre il campanello d’allarme, poi si vedrà cosa può succedere. Salviamoci, poi giocheremo più spensierati. Il virus influenzerà tantissimo il campionato, ogni settimana puoi affrontare un avversario decimato o viceversa e la classifica può subire stravolgimenti in attesi che possono agevolare le più piccole”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 27 novembre 2020 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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