La redazione di TuttoSalernitana ha avuto il piacere di interagire con l'ex centrocampista del Torino Giuseppe Vives che, da profondo conoscitore dell'ambiente piemontese, ha lanciato un messaggio ai granata del Sud: guai a pensare ad un avversario mentalmente in vacanza. "Mi aspetto un Torino agguerrito" ha dichiarato ai nostri microfoni "che incarni la mentalità del suo allenatore. Juric è un tecnico che non molla mai, andrà a Salerno per fare la partita e per portare a casa i tre punti. Non vincono da un paio di mesi e certo non hanno nessuna voglia di imbattersi in una striscia negativa ancora più lunga, vanificherebbero risultati anche importanti conquistati prima del calo delle ultime settimane. La Salernitana sicuramente ha motivazioni maggiori, la classifica parla chiaro e non c'è alternativa alla vittoria. Ma guai a pensare che il Toro verrà all'Arechi per fare una passeggiata. I piemontesi saranno al 100%, vedo un match molto duro per i campani".

L'analisi prosegue: "Il Torino si trova a centro classifica, è già salvo e purtroppo non può ambire a traguardi europei. La Salernitana avrà maggiori motivazioni e questo è un fattore che incide, ma nel finale di stagione non esistono gare scontate e l'aspetto psicologico conta. Quando sei ultimo in classifica, hai l'acqua alla gola e devi fare una autentica impresa per mantenere la categoria hai una spada di Damocle sulla testa, ovvero la consapevolezza che non puoi permetterti nemmeno un passo falso altrimenti diventa veramente difficile risalire. Conosco bene molti dei calciatori che fanno parte della rosa e che erano lì da inizio anno, sono convinto che daranno l'anima assieme a nuovi acquisti che andrebbero aspettati ma purtroppo non c'è tempo e le partite diminuiscono. Ora la posta in palio è pesantissima, ma la Salernitana è obbligata a crederci fino alla fine. Ho sentito l'avvocato Fimmanò, parlava di un filotto di 5-6 vittorie consecutive ma credo che questo sia effettivamente assai improbabile".

Un Toro grande con le grandi e piccolo con le piccole, si chiede a Vives quale sia la vera forza della compagine piemontese: "Se il Torino si trova in quella posizione di classifica è proprio per questa doppia faccia. Giocano un bellissimo calcio, hanno giocatori forti ma poi vanno a Genoa e, nonostante la superiorità numerica, perdono contro la penultima in classifica. Ancora oggi effettivamente ci si chiede quale sia il vero Torino, per l'organico che ha a disposizione Juric era lecito attendersi qualcosa di più" Infine un giudizio sul lavoro di Sabatini: "Le rivoluzioni di gennaio possono essere arma a doppio taglio, se modifichi molto l'organico non c'è tempo per formare un gruppo forte. Se prendi giocatori fermi da mesi o anni non è detto entrino in condizione in tempo utile per incidere. Naturalmente c'era bisogno di elementi di personalità e qualità, ma cambiare tanto non significa automaticamente vincere le partite".

Sezione: Esclusive TS / Data: Gio 31 marzo 2022 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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