Le aspettative sulla Roma di quest’anno sono molto alte, soprattutto dopo il mercato faraonico del diesse Pinto. Dopo la vittoria della Conference League, sono arrivati alla corte dello Special One gente del calibro di Dybala, Wijnaldum, Matic e probabilmente anche Belotti. Il piazzamento Champion's League è l'obiettivo minimo per la piazza capitolina, che si ritroverà al debutto a Salerno dove lo scorso anno ha fatto più che una passeggiata di salute. I granata di Iervolino sono ancora un cantiere aperto ma sicuramente sono più competitivi rispetto al nastro di partenza dello scorso anno e poi, si sa, il calcio d'agosto è sempre imprevedibile. 

IL MODULO DI GIOCO

Andiamo ad analizzare ora il modo di giocare di Mourinho, che è variato molto negli ultimi anni. Oggi lo Special One utilizza in maniera alternata, anche a gara in corso, il 3-4-1-2 o il 4-2-3-1, a seconda dell'avversario e delle sue caratteristiche. Nel precampionato il modello di gioco più proposto è stato quello con la difesa a tre, che dovrebbe essere composta da Ibanez, Smalling e Mancini. Davanti a loro Matic, la nuova diga di centrocampo con esperienza internazionale, vicino al quale potrebbe trovare posto subito l'ultimo colpo di mercato, Georginio Wijnaldum. Davanti ai tre Pellegrini in posizione di trequartista dietro Dybala in appoggio ad Abraham, mentre sugli esterni agiranno probabilmente Karsdorp e Spinazzola. Tra i pali ovviamente Rui Patricio. 

LA FASE DI POSSESSO

Costruzione e Sviluppo: che la difesa sia a 3 o a 4, l’azione parte sempre dai centrali, Mancini o Smalling, che iniziano ad impostare il gioco, con gli esterni che si alzano subito per allargare la squadra avversaria. I due centrocampisti, lo scorso anno Veretout o Pellegrini e quest'anno l'olandese, si abbassano per ricevere palla e tentare subito il lancio a sfruttare la velocità di Abraham o aprire sugli esterni, molto alti come piacciono a Mou. Quando le squadre sono basse, la Roma predilige giocare palla a terra, con la manovra che si sviluppa sui terzini che ricevono palla sempre molto larghi, in particolare il binario di sinistra con Spinazzola, più offensivo rispetto a Karsdorp. I quinti dialogono con la mediana, specie con Pellegrini che chiama le triangolazioni ed il fraseggio rapido. 

Rifinitura e Finalizzazione: la fase finale delle azioni è spesso portata a termine dagli esterni o dal trequartista, che vanno al cross da trequarti o dal fondo per cercare Abraham o l'inserimento del compagno di attacco. Pellegrini si inserisce in maniera sistematica grazie al movimento della punta Inglese. Da capire i movimenti di Dybala, arrivato tardi e quindi ancora non propriamente all'interno dei meccanismi di gioco mouriniani. Le sovrapposizioni dei quinti e le imbucate di Pellegrini o del centrocampista di qualità (Veretout lo scorso anno e Wijnaldum quest'anno) portano alla finalizzazione soprattutto Abraham e la seconda punta scelta. Peculiarità di Mourinho le triangolazioni negli ultimi 20 metri: il trio d'attacco, o nel caso di 4231, il poker, spesso triangolano prima di andare a rete, di prima ed a memoria. 

LA FASE DI NON POSSESSO

Fase difensiva: il primo pressing è portato sempre dai due uomini più avanzati, specie con Abraham che è molto rapido nell'andare a pressare la costruzione dal basso avversaria. Alzato il pressing, le linee di centrocampo si stringono, con i quinti che diventano mezzali e cercano di chiudere le linee di passaggio. Questi in genere non si abbassano troppo, per non far salire troppo gli esterni avversari. I due trequartisti (o il trequartista e la seconda punta) spesso vanno a raddoppiare sugli esterni permettendo ai quinti di stringere verso il centro. 

Transizione Negativa e Positiva: quando la Roma perde la palla il primo ripiegamento è fatto sempre dai centrocampisti, sia quello più avanzato che i due davanti alla difesa, che danno l'opportunità ai centrali, veloci, di andare all'indietro ed ai terzini di coprire le fasce, se la controffensiva è laterale, o accentrarsi, se è centrale. Nel caso invece di riconquista palla, Mourinho, a differenza delle altre squadre, preferisce la costruzione al contropiede, con gli esterni subito larghi e alti per aprire le maglie avversarie e Pellegrini pronto a cercare l'imbucata. 

PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA

Plus: Fisicità, gioco sulle fasce, qualità di fraseggio e inserimenti, indidualità dei singoli e palle inattive 

Malus: Impostazione di gioco ripetitiva, marcatura sulle palle inattive, centrali non molto dotati tecnicamente, condizione fisica calante nella ripresa.

POSSIBILE CHIAVE DI LETTURA

Gara proibitiva per la Salernitana di Davide Nicola, che proverà a fare sicuramente il suo dovere come nel DNA del tecnico piemontese. Ci si aspetta il solito approccio aggressivo del primo quarto d'ora, nel quale la squadra di Mourinho in genere fatica a trovare le misure. Importante sarà il lavoro di pressing del duo d'attacco, che potrebbe mettere in seria difficoltà Mancini & C. nell'impostazione dal basso, costringendoli a cercare subito il lancio lungo per Abraham. La marcatura ad uomo sull'inglese sarà fondamentale in quando Dybala non darà punti di riferimento, ma occhio a Pellegrini: è lui l'arma segreta di Mourinho e dunque Lassana Coulibaly non dovrà perderlo mai d'occhio, per evitare guai peggiori. Data la presenza e la stazza di Matic davanti alla difesa, molto lavoro sarà svolto sugli esterni, con la ricerca del cross basso per i guizzi di Bonazzoli e Botheim. Infine attenzione alle palle inattive, che potrebbero sia sbloccare il match che fare la differenza: la Roma ha abili tiratori e colpitori di testa, ma ha difficoltà storiche nelle marcature. Importante sarà l'apporto di Fazio e delle torri difensive su calci d'angolo e calci di punizione dalla trequarti. Con la difesa bassa infine, Candreva potrebbe avere libertà di tiro dal limite e sappiamo che Antonio dai 30 metri può far davvero male. 

Sezione: L'avversario / Data: Sab 13 agosto 2022 alle 22:30
Autore: Roberto Sarrocco
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