Voto 10 al mercato della Salernitana. Lo abbiamo scritto prima della raffica di ufficialità degli ultimi due giorni, lo ribadiamo ora che la sessione invernale si è conclusa. Al di là del giudizio che si può avere sulle potenzialità dei nuovi acquisti (c'è chi teme che in tanti siano fermi da troppo tempo, chi vede una squadra in grado di effettuare una clamorosa rimonta...al campo l'ultima parola), il dieci deriva soprattutto da un nuovo modus operandi apprezzato dalla tifoseria e che conferma un taglio netto col passato, quando il 31 di agosto o di gennaio circolava il nome importante, si parlava di operazione virtualmente chiusa salvo poi imbattersi in un dietrofront e nelle solite dichiarazioni del tipo "Il vero colpo è aver trattenuto i giocatori migliori, se li chiedeva mezza serie B e qualche società di A vuol dire che siamo competitivi". Sabatini, invece, ha un modo di rapportarsi al mercato molto più diretto: nessuna paura di confermare trattative anche di un certo prestigio, nessuna domanda dribblata nè nome dato in pasto alla stampa per depistare la potenziale concorrenza. Per la serie "Se voglio un giocatore, non c'è altra squadra che tenga". E l'intervista post mercato ha sortito l'effetto di galvanizzare ulteriormente l'ambiente e di far capire a tutti che siamo davvero a cospetto di un dirigente di altissimo livello, capace di parlare con chiarezza e di tutelare la Salernitana come accaduto, del resto, anche dopo il derby perso a Napoli.

Tornando al mercato, basti vedere cosa sta accadendo a Roma in queste ore per rendersi conto di quanto fosse Lotito ad agire in modo quantomeno discutibile. Quando c'era da fare il salto di qualità, la Salernitana era costretta ad accontentarsi dello "scarto" biancoceleste, dello straniero sconosciuto (e spesso non all'altezza) o del presunto nome a fine carriera che diventava, a lungo andare, un ex calciatore da svincolare per liberare posti in lista. I supporters laziali sono furiosi, mentre a Salerno è ripartito un percorso del tutto credibile e che si basa su investimenti mirati e una programmazione intelligente. Tale da far accettare anche una malaugurata retrocessione perchè Iervolino e Sabatini hanno tutto per aprire un ciclo dai risvolti inimmaginabili. Ederson è under di talento? Si investono milioni di euro e diventa calciatore di proprietà, non un ragazzo che arriva a Salerno tramite la Lazio. E, in meno di due settimane, Sabatini ha avuto la capacità di allargare gli orizzonti e di scovare gente di spessore in Russia piuttosto che in Sud America, senza dimenticare gli over in cerca di riscatto che hanno fatto sognare la Roma e altri ragazzi che, per qualità e carisma, hanno portato una ventata d'esperienza e d'entusiasmo che è manna dal cielo per chi, ultimo in classifica, va a caccia di un miracolo. E se il rimpianto non è Diego Costa ma il mancato ritorno di Iannoni, è del tutto evidente che siamo entrati in una dimensione nuova. Fatta di tecnologia, rete di osservatori, professionalità eccellenti, conoscenze e di un presidente che dà carta bianca al suo direttore sportivo senza entrare a gamba tesa quando c'è un contratto solo da depositare. 

Sezione: Mercato / Data: Gio 03 febbraio 2022 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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