Archiviata nel peggiore dei modi l'esperienza di Ventura sulla panchina della Salernitana, ecco che da alcuni giorni è partito il più classico totoallenatore in casa granata. Le ultime indiscrezioni vedono in pole position due nomi che i tifosi conoscono già: quelli di Stefano Colantuono e Fabrizio Castori. "A volte ritornano", si potrebbe chiosare. In entrambi i casi, ma per motivi diversi, l'esperienza dei due tecnici a Salerno non si era conclusa nel migliore dei modi. 

Colantuono ha guidato i granata esattamente per un anno, subentrando a stagione in corso a Bollini nel 2017/18 e conducendo la squadra ad un anonimo 12esimo posto. Buon avvio, invece, l'anno seguente, prima di un crollo tra novembre-dicembre, con quattro sconfitte in sei gare che portarono il tecnico romano, il cui rapporto con l'ambiente era ormai logoro, alle dimissioni dopo il ko di Carpi del 16 dicembre 2018. In totale lo score in granata parla di 41 gare totali, con 13 vittorie, 12 pareggi e 16 sconfitte e una media punti complessiva di 1,24. 

Situazione diversa per Fabrizio Castori, che nel 2008/09 visse a Salerno una delle sue avventure meno proficue. Dopo un sorprendente inizio di campionato in Serie B, con tre vittorie nelle prime tre gare, il black-out totale, che portò i granata, nell'aprile 2009, a navigare nei bassifondi della classifica. Decisivo per l'esonero del trainer di San Severino Marche fu il pareggio interno contro il Treviso. Castori fu pertanto sollevato dall'incarico, lasciando così la Salernitana in un desolante penultimo posto, prima che il subentrante Brini compiesse un autentico miracolo, conducendo la squadra alla salvezza. Appena 9 vittorie in 29 gare per Castori, con sei pareggi, 14 sconfitte e una media di appena 1,14 punti a partita. 

Sezione: News / Data: Mer 05 agosto 2020 alle 21:00
Autore: Valerio Vicinanza
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