Giù le mani dai tifosi della Salernitana. Può sembrare una semplice frase populistica, in realtà è una presa di posizione netta rispetto ad alcune voci che circolano in queste ore e che, per l'ennesima volta, associano il mondo ultras a scene di violenza che non c'entrano nulla con la mentalità di questi ragazzi che, da sempre, abbinano una smisurata passione sportiva ad innumerevoli iniziative di beneficenza. Troppo semplice sparare nel mucchio quando non si conoscono a fondo i valori degli ultras granata, quelli che lasciano a bocca aperta l'Italia intera non solo per le scenografie e per quei cori da brividi che fanno vincere le partite, ma anche e soprattutto per quella catena di solidarietà che si innesca automaticamente ogni volta che c'è da sposare qualsivoglia battaglia sociale. Anche in tempi di Covid la torcida granata ha rispettato alla lettera le normative vigenti, anche quando - purtroppo- sono venuti a mancare personaggi storici della curva Sud che non hanno ricevuto l'abbraccio che avrebbero meritato. In piena pandemia, quando da marzo a giugno la gente rischiava di restare a digiuno, gli ultras sono scesi concretamente in campo. Mentre la politica si arricchiva e prevedeva chiusure con lauti stipendi garantiti, i salernitani hanno messo mano alla tasca distribuendo generi alimentari, dotando gli ospedali delle attrezzature necessarie e vivendo a distanza l'amore per il calcio senza creare assembramenti. Anzi, nel rispetto di tutte le altre tifoserie hanno deciso di disertare limitandosi, in alcuni casi, ad un saluto collettivo alla squadra prima della partita con lo Spezia indossando le mascherine e rispettando, in larga parte, le indicazioni sul distanziamento. Non sappiamo chi abbia fatto circolare questa voce e non sta certamente a noi giudicare, condannare o andare oltre nel rispetto dovuto a chi riporta una notizia. Ma ci chiediamo perchè la moltitudine di iniziative della curva Sud non faccia notizia allo stesso modo e perchè il mondo ultras debba essere sbattuto sempre in prima pagina spesso associato a fatti che cozzano con i veri valori di un popolo fiero, rispettoso, legato visceralmente al territorio, alla città, alla sua squadra di calcio e a tutti i salernitani che, a causa del Covid, stanno soffrendo. E che, a differenza di quanto accaduto a 60 chilometri di distanza, non hanno sfasciato vetrine, nè rubato motorini nè aggredito fisicamente le forze dell'ordine. La curva Sud Siberiano è stata, è e continuerà ad essere un esempio da seguire sotto tanti punti di vista.

Sezione: News / Data: Mar 27 ottobre 2020 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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