Linea dura del Governo contro le intemperanze negli stadi. Nel Decreto Sicurezza bis, appena approvato dal Consiglio dei Ministri, ci sono nuove misure tese a rendere più efficace il contrasto alla violenza nelle manifestazioni sportive. Una di queste riguarda l’incremento della durata del Daspo (il Divieto di accesso a manifestazioni sportive) che, per i recidivi, passa da un minimo di 6 a un massimo di 10 anni, invece degli attuali 5 e 8 anni. Per chi viola il divieto, il periodo massimo di durata della misura passa da 8 a 10 anni. Con il Decreto Sicurezza bis, inoltre, si estende l’applicabilità del fermo di indiziato di delitto ai reati commessi durante le manifestazioni sportive e si rende permanente la disciplina dell’arresto differito per determinati reati commessi in occasione o a causa di tali manifestazioni.

Sanzioni più severe contro il fenomeno della rivendita abusiva dei biglietti per le manifestazioni sportive, il cosiddetto “bagarinaggio”, e si elimina il riferimento ai luoghi di vendita in modo da contrastare qualunque forma di vendita non autorizzata, anche se effettuata online. Particolarmente contestato dal mondo del tifo italiano, stando alle prime reazioni, la parte inerente il concetto “soggettivo” dell’inneggiare alla violenza. Può, un coro o un gesto, essere sanzionato con un Daspo? Interessante, ovviamente, sarà poi capire come verrà applicato il Decreto secondo cui il questore può disporre il divieto di accesso ai luoghi in cui le manifestazioni sportive si svolgono nei confronti di “coloro che risultino denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza”.

Il divieto può essere disposto anche per le manifestazioni sportive che si svolgono all’estero e, per quelle che si svolgono in Italia, dalle competenti autorità degli altri Stati dell’Unione Europea. Il Decreto Sicurezza bis è stato presentato dal vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, come ulteriore stretta sulle Ong, più rigore nella gestione dell’ordine pubblico e giro di vite sulla violenza nel calcio.

Sezione: News / Data: Sab 15 giugno 2019 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: Antonio Siniscalchi
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