La decisione del ministro dello Sport, Spadafora, di dare il via libera ad una parziale riapertura degli stadi ad un massimo di mille spettatori, valido ad oggi solo per la A, ha provocato la reazione della Lega B, che tramite una nota ha sottolineato: "Non si comprende la ragione delle motivazioni secondo le quali il governo ha dato il via libera all'apertura parziale degli stadi solo in serie A". "Questo - continua la Lega B - considerando che i protocolli di sicurezza sono i medesimi per tutti campionati professionistici e che la B ha un valore sociale ed economico fondamentale. I club risulterebbero gravemente penalizzati dal punto di vista economico e della passione dei tifosi, aspetto fondamentale anche per la regolarità del campionato. L'auspicio - conclude la Lega - è che ci possa essere al più presto da parte del governo una decisione uniforme per la serie B e tutti i campionati professionistici con una ratio che preveda in piena sicurezza l'apertura ad una percentuale di tifosi come avvenuto in vari sistemi europei".

LA RISPOSTA DI SPADAFORA - Il ministro ha subito risposto in tal senso tramite una nota:

Fa sorridere che gli stessi che mi hanno sempre accusato di occuparmi di tutti gli sport tranne la serie A, ora mi stiano accusando del contrario. Come sempre io mi occupo di tutto lo sport, altri cercano solo pretesti per polemiche poco utili. Oggi si è deciso sulla serie A perché ricomincia questo weekend e perché ho voluto per equità rendere uniforme una scelta che era stata autonomamente adottata solo da tre Presidenti di Regione.Gli altri campionati inizieranno il prossimo fine settimana e condivideremo una linea unica per tutti, per evitare le fughe in avanti di queste ore.

Sezione: News / Data: Dom 20 settembre 2020 alle 17:30
Autore: TS Redazione
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