Roma non è lontana da Salerno come il loro pensiero per la Salernitana. Gli ex co patron granata Claudio Lotito e Marco Mezzaroma seguono con attenzione le fasi legate alla cessione dell’ippocampo decisa dalla Federazione Italiana Gioco Calcio per ottemperare al divieto di multiproprietà “apparso” lo scorso 10 maggio con la promozione della società granata in Serie A dove milita anche la Lazio del vulcanico “sor Claudio”. I loro consulenti già allertati a giugno per tentare di vendere il club, ma nessuna offerta allora venne ritenuta in grado di soddisfare le aspettative dei due imprenditori capitolini, stanno esaminando ogni attività dei trustee Paolo Bertoli e Susanna Isgrò. In caso di decisioni ritenute non dettate da “una sana e corretta gestione non solo finanziaria” il mandato che il pool di professionisti ha ricevuto da Lotito e Mezzaroma è quello di adire le vie legali a tutela dei loro interessi. E in questi primi mesi di azione dei trustee sarebbero stati individuati dai consulenti aspetti ritenuti discutibili anche per quanto riguarda il ruolo rivestito dalla Figc. Nel mirino in particolare il trascorrere del tempo rispetto alla data del 31 dicembre 2021 stabilita dal Consiglio federale guidato dal presidente Gabriele Gravina per la cessione della Salernitana pena l’esclusione dal campionato di Serie A.

Ipotesi, quest’ultima, che nel caso si verificasse determinerebbe una richiesta milionaria di risarcimento da parte di Lotito e Mezzaroma proprio ai danni della Figc a cui i due ritengono di aver “affidato” una azienda attiva e con ricavi da vendere a non meno di 50 milioni di euro. Ma le stesse modalità adottate dai trustee per la cessione, in particolare la perizia sul valore del club redatta da una società specializzata, per gli imprenditori romani sarebbero discutibili. Come i tempi delle trattative a fronte di una squadra che annaspa in classifica determinando, sempre secondo Lotito e Mezzaroma, un deprezzamento del bene posto in vendita. Quaderno di doglianze che potrebbe creare imbarazzi oltre alla Figc e ai trustee Isgrò e Bertoli, evidentemente ritenuti dagli ex co patron responsabili, anche all’eventuale nuovo acquirente della Salernitana che si ritroverebbe involontariamente al centro di uno scontro legale capace di generare le stesse incertezze gestionali di queste ore in chi come il generale in pensione Ugo Marchetti ed il direttore sportivo Angelo Mariano Fabiani si trova al timone societario.

Sezione: News / Data: Sab 02 ottobre 2021 alle 11:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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