L’argomento della multiproprietà non è stato trattato nello specifico dalle autorità competenti pur essendoci stato un confronto tra i presidenti di A sul finire del 2019, ma è chiaro che il calcio italiano si avvia verso una rivoluzione e tutto può ancora cambiare per la gioia della tifoseria granata che continua a utilizzare questa scusante per giustificare il calo di spettatori sugli spalti. Se non è cambiato nulla lo si deve semplicemente alla volontà del presidente Gravina di affrontare la tematica tra qualche settimana sentendo il parere della Lega B (che già dai tempi di Abodi si batte per una modifica sostanziale), dell’Associazione Italiana Calciatori (più propensa alle squadre B) e di quei personaggi che anche oggi hanno rinnovato la volontà di investire in altre realtà di categoria inferiore in presenza di determinate garanzie. La notizia di oggi, tuttavia, è che la spaccatura tra le componenti e una totale diversità di vedute potrebbe comportare una decisione prettamente politica. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, infatti, potrebbe essere interpellato addirittura Vincenzo Spadafora, con il Governo dunque chiamato a togliere le castagne dal fuoco individuado una soluzione efficace. Lo ribadiamo a costo di diventare noiosi: non c’è nessuna regola che vieta alla Salernitana di andare in serie A, una modifica c’è stata già nel luglio del 2012, in caso di promozione è prevista una deroga ulteriore di tre mesi e il caso Lazio-Siena degli anni passati insegna che Marco Mezzaroma, con ogni probabilità, avrà l’ok per acquisire l’intero pacchetto azionario

Sezione: News / Data: Gio 09 aprile 2020 alle 21:30
Autore: TS Redazione
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