Micai 6: nessuna parata, ancora una volta. Già contro Benevento, Chievo e Pordenone era stato complessivamente inoperoso. Ancora impreciso nei rinvii, un disimpegno errato non causa danni per la pochezza tecnica degli avversari.

Aya 6,5: rientra in campo dopo l'incomprensibile esclusione della scorsa settimana, non a caso la Salernitana non subisce gol. Appena uno in quattro apparizioni. Quell'elemento di personalità che è mancato come il pane per tutto il girone d'andata. 

Billong 7: primo tempo da spettatore non pagante, nella ripresa ingaggia un duello molto fisico con Ferrari e lo stravince. Ottima prestazione, si fa apprezzare per un paio di chiusure in scivolata in piena area piccola. Non ha fatto rimpiangere Migliorini, anzi. Non era facile farsi trovare così pronto dopo quasi due mesi in panchina

Jaroszynksi 6: colpevole su un paio di imbucate, commette lo stesso errore di Verona ma l'avversario non è del medesimo livello e lo grazia. Più attento e concreto, in leggera fase calante.

Kiyine 5: è sempre difficile dargli un giudizio. Bocciare un calciatore che salta l'uomo con tecnica sopraffina e che sta ricoprendo tutti i ruoli è impossibile, ma è altrettanto impossibile attribuirgli una sufficienza per l'egoismo e l'atteggiamento che dimostra. Sciupa almeno tre ripartenze che potevano essere letali, ma i compagni danno l'impressione di non capirlo. Un suo errore clamoroso fa ripartire il Livorno in situazione di tre contro due

Lopez 7: come all'andata. Lui crossa, Djuric segna di testa. Terzo assist stagionale, obiettivamente sta disputando una buona stagione riscattando la precedente. Per impegno, professionalità e attaccamento alla maglia è irreprensibile, la sua esperienza è stata fondamentale per sopperire alla situazione d'emergenza.

Dziczek 5,5: un passo indietro per un ragazzo che ha tanta qualità, ma che si perde quando bisogna difendersi. Il giallo lo condiziona, per mezz'ora il Livorno fa quello che vuole dalle sue parti. Per mezz'ora, però, detta i tempi del gioco e lo fa con il consueto ordine.

Maistro 6: primi 20 minuti incoraggianti, prova anche l'eurogol in rovesciata senza riuscire ad impattare col pallone. Si eclissa nella ripresa e Ventura  lo sostituisce, ma tecnicamente è il migliore del centrocampo e sta dimostrando una costante crescita rispetto alla discontinuità della prima fase. Applausi meritati.

Capezzi 5: non di meno perchè era all'esordio, fuori forma per la lunga inattività e certo non si entra nei meccanismi di Ventura in un mese. Sbaglia un gol da posizione invidiabile, perde qualche pallone di troppo che innesca le ripartenze del Livorno. Andava sostituito molto prima. Si presuppone torni in panchina a Frosinone.

Djuric 6,5: accusa un po' di stanchezza, ma arriva puntuale sul pallone della vittoria per il nono centro stagionale. Ne sbaglia un altro di piede, lascia il campo tra gli applausi del pubblico come forse non era mai accaduto. In realtà ormai da un anno è il trascinatore della Salernitana.

Jallow 5: un quarto d'ora sufficiente, accelera e riparte scaldando l'Arechi. Nel secondo tempo non legge con correttezza alcun invito dei compagni. Impalpabile, corre male e a vuoto ma almeno ci mette cuore e impegno.

Di Tacchio 5,5: perde un pallone sulla propria trequarti e il Livorno riparte con pericolosità, ma il suo ingresso conferisce un minimo di equilibrio in più. Sembra stanco pur giocando con il contagocce.

Gondo 4,5: gioca più a calcio che a calci, prende un giallo severo ma che scaturisce da tutti gli interventi fallosi fatti in precedenza. Si divora un gol fatto cercando una soluzione improbabile. 

Ventura 6: in piena emergenza non poteva fare altro che basare tutto sull'aspetto mentale e motivazionale. Senza questa guida tecnica, la Salernitana sarebbe quarta?

Sezione: News / Data: Dom 23 febbraio 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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