“Se restiamo a casa, Lotito va via” è il nuovo tormentone dei social da qualche settimana a questa parte ed effettivamente in tanti sono convinti che l’attuale società cederebbe il testimone in tempi brevi (e soprattutto in assenza di alternative) qualora l’Arechi restasse vuoto a tempo indeterminato. Evidentemente lo spavento dell’anno scorso non è servito a nulla: proprio la diserzione di massa fu una delle cause principali (non unica, sia chiaro) della retrocessione sul campo della Salernitana, presa a sberle da chiunque nel proprio stadio e sbeffeggiata da 1000 tifosi del Cosenza che vennero a festeggiare la serie C dei granata in un contesto incredibilmente passivo e corresponsabile di quel ko. “Gli assenti hanno sempre torto” è frase che Lotito ha pronunciato a più riprese, “Chi milita merita” è invece il cavallo di battaglia assolutamente condivisibile da parte del Salerno Club 2010, nel pieno rispetto ovviamente di persone che hanno una lunga militanza alle spalle sin dai tempi del Vestuti e che vorrebbero semplicemente il mantenimento della promessa fatta l’11 aprile. Posto che ogni azione deve essere finalizzata ad uno scopo, ci chiediamo: a cosa serve disertare se la proprietà ha ribadito che la Salernitana non è in vendita? Un cane che si morde la coda, una decisione che non comporterà nessuna soluzione. Non saranno certo tremila paganti in meno a scoraggiare un Lotito abituato, a Roma, a ben altri scenari eppure non ci sembra che 50mila persone in piazza o 65mila spettatori a cantare contro di lui lo abbiamo minimamente scoraggiato. Anzi! Restiamo dell’idea che il segnale più forte sarebbe quello di riempire l’Arechi e lanciare un messaggio del tipo “noi ci siamo sempre, ora tocca a voi”, smettendola di confondere l’opinione sulla società con la presenza a prescindere al fianco della squadra. “Solo per la maglia” si diceva una vola, il coro intonato con orgoglio e senso di appartenenza fino al 95′ dai 300 eroici ultras di Cittadella. Ogni decisione, condivisibile o meno, merita rispetto e considerazione se finalizzata al bene della Salernitana. E serve intelligenza, equilibrio, un leader che faccia capire i motivi senza imporre le proprie idee. Viceversa resterà soltanto uno sfogatoio social da parte di chi parla di una storia che non conosce e va avanti a suon di slogan stucchevoli per ritagliarsi un secondo di popolarità.

Parola ai tifosi
Sezione: News / Data: Mer 11 dicembre 2019 alle 21:30
Autore: TS Redazione
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