Akpa-Akpro ha fatto tredici. Tante sono infatti le sue gare consecutive disputate con la Salernitana in questo campionato, dato che nel suo piccolo testimonia la ritrovata continuità del centrocampista franco-ivoriano, mai così costante dal punto di vista delle presenze nel corso della sua ormai quasi triennale esperienza in granata. Il prezioso mediano nato e cresciuto nel Tolosa ha festeggiato nella gara contro il Cosenza non solo il periodo di impiego più lungo da quando indossa la maglia con l’ippocampo sul petto, ma soprattutto la prima, pesantissima, rete con la Salernitana, che è valsa alla formazione di Gian Piero Ventura il secondo successo consecutivo e il balzo in classifica al quarto posto. Muscoli di seta e innata generosità ne hanno spesso frenato l’ascesa nel corso della carriera, tanto da “costringere” agli scongiuri anche il tecnico ligure, che mai, nelle rotazioni fisiologiche di un campionato lungo come quello cadetto, vorrebbe rinunciare a un elemento di tale qualità, che quando in forma può vantare pochi eguali in categoria, soprattutto per la capacità di trasformare l’azione da difensiva a offensiva.

Nella sfida con la formazione di Braglia, avversario contro il quale Akpa-Akpro ha rimediato all’andata il primo infortunio della stagione, che gli ha fatto saltare le successive 5 partite, il centrocampista di origini africane ha collezionato la sua tredicesima partita consecutiva, l’undicesima tenendo conto delle gare iniziate da titolare, ritrovando un gol che gli mancava da oltre 4 anni, esattamente dal dicembre del 2015 in una gara di Ligue 1 tra Tolosa e Troyes. Una continuità importante, quella che lo vede adesso protagonista in granata, come non accadeva da diversi anni, e sempre con la maglia biancoviola del club transalpino, a cavallo tra il 2015 e 2016, quando raggiunse le 20 presenze consecutive, le ultime di fatto prima di un brutto infortunio pelvico che ne ha compromesso parte della carriera, con soli due gettoni nell’annata successiva e addirittura 8 mesi di assenza dai campi di gioco, con relativa risoluzione del contratto con quello che fino ad allora era il primo e unico club della sua vita.

A mercato concluso, la decisione della Salernitana di scommettere su di lui, dopo un periodo di prova alle dipendenze di Stefano Colantuono, che ci concluse con la firma dell’8 febbraio 2018. Appena 5 presenze nella prima stagione in granata, abbastanza però da far intravedere tutto il proprio potenziale, in vista della stagione successiva, nel corso della quale avrebbe dovuto rappresentare uno degli elementi di spessore della formazione affidata al tecnico romano per puntare con decisione ai playoff. Un’annata, invece, poi rivelatasi tremenda e conclusa agli spareggi salvezza, al termine di un campionato con impiego a singhiozzo per Akpa, che ha collezionato 22 presenze senza mai però riuscire a garantire quella continuità necessaria per ergersi a pilastro della mediana, come testimoniano le 8 gare consecutive come record in granata. Record che uno dei pupilli di Ventura («preferisco perdere una partita che uno come Akpa», disse di lui il tecnico nel pieno di un tour de force per annunciare che l’avrebbe fatto rifiatare) ha già riscritto in questa stagione, alzando la statistica a quota 13, con tutta l’intenzione di continuare a far correre il tassametro. Ché di rimpianti ne ha vissuti già troppi il nazionale ivoriano, campione d’Africa nel 2015, nel corso della sua carriera, ora è tempo di provare a riprendere almeno un po’ di quello lasciato per strada.

Sezione: News / Data: Mar 28 gennaio 2020 alle 21:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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