Una lunga storia d’amore senza lieto fine. Il matrimonio fra Alessandro Bernardini e la Salernitana è terminato nel peggiore dei modi. Il centrale di Domodossola, infatti, ha risolto il suo contratto da calciatore con il club granata, non potendo dare più certezze sul suo effettivo recupero da un infortunio trasformatosi in un vero e proprio incubo. Una decisione maturata nelle scorse settimane, figlia di una situazione complessa che lo ha accompagnato anche nel corso della scorsa stagione quando Bernardini, conscio delle difficoltà della squadra, decise di rinunciare a gran parte del suo stipendio accontentandosi del minimo salariale. Una soluzione applaudita dalla Salernitana, con la dirigenza granata che sarebbe ben felice di poter rivedere il calciatore in campo con un’altra maglia ma che, in caso di addio al calcio, potrebbe riservargli un posto nel proprio organigramma. Soluzione già paventata in passato ricevendo però il rifiuto cortese del calciatore, fermamente convinto sul proprio piano di recupero per dare il suo apporto nell’ultima rincorsa alla salvezza della Salernitana. Verifiche in corso ancora ora, in attesa di poter quantificare i tempi di un possibile ritorno in campo, in attesa di offerte convincenti dalla serie C. Una storia d’amore lunga quattro anni, iniziata quando “Berna” era ancora nella polvere nelle accuse (poi cadute) dell’inchiesta “I treni del gol” in cui fu ingiustamente coinvolto.

Dall’arrivo con lo status di svincolato all’epoca di Torrente, alla vigilia di un Bari-Salernitana delicatissimo e che gli riservò pronti-via la chance da titolare visto la grande emergenza difensiva. Debutto con applausi e maglia da titolare mai più svestita, diventando una colonna della squadra oltre che vero e proprio esempio per dedizione e agonismo dai tifosi. Settantotto le presenze del “ministro della difesa” nativo di Domodossola, prima dell’infortunio nel gennaio 2018. Il calciatore, in scadenza di contratto, fu vicino al Novara per un clamoroso passaggio a parametro zero, con tanto di battute e risposte piccate tra il ds Fabiani e l’agente Piccioli. Frattura risanata qualche settimana dopo, con la firma del prolungamento del contratto in attesa di riaverlo a pieno regime. I problemi però continuarono: una nuova operazione al tendine d’Achille, un nuovo lunghissimo stop, la riabilitazione lenta e faticosa. Bernardini recuperò a pieno regime nello scorso gennaio quando Gregucci lo lanciò prima nell’amichevole con il Rieti, poi nel finale di gara con il Padova. Solo fumo. Riaffiorarono problemi e dolore. Ora l’unica certezza è che “Berna” non sarà più un calciatore della Salernitana.

Sezione: News / Data: Gio 18 luglio 2019 alle 12:00
Autore: TS Redazione
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