Tempo di bilanci. In tutti i sensi. Come è giusto che sia. Perché se da un lato, oltre alla questione allenatore, la Salernitana deve capire da quali giocatori ripartire in vista della stagione 2020-21, dall'altro il club granata deve anche capire quanto poter investire nel corso del prossimo calciomercato. E dovrà farlo inevitabilmente in tempi brevi. Certo questa volta causa Covid-19 sarà possibile depositare i contratti soltanto dall'1 di settembre in poi, ma per non farsi trovare impreparata già nei prossimi giorni sarà fondamentale iniziare a strutturare l'organico che dovrà affrontare il sesto campionato consecutivo di Serie B.

I NUMERI Ma, in attesa di capire come si muoveranno questa volta la società e il direttore sportivo Angelo Fabiani, nelle ultime cinque stagioni i numeri della Salernitana (dati forniti dal portale Transfermarkt) parlano chiaro. Numeri che riguardano esclusivamente il bilancio del calciomercato e nulla più. Dal 2015 a oggi tra sessioni estive e invernali la proprietà granata ha investito in totale per l'acquisto dei cartellini 6,55 milioni di euro, a fronte dei 10,17 milioni incassati per le cessioni. Ciò vuol dire un saldo di 3,62 milioni di euro. Del resto il via vai dei calciatori è stato decisamente costante negli ultimi tempi. Nel 2015-16 in occasione del debutto in Serie B la Salernitana investì, ma con poca fortuna, 350 mila euro per acquistare Daniele Sciaudone e 200mila euro per Raffaele Schiavi (entrambi arrivarono dal Catania). Un budget quasi del tutto azzerato pochi mesi dopo con la cessione del brasiliano Gabionetta ai cinesi dell'HZ Greentown per 500 mila euro. A distanza di un anno, invece, il diesse Fabiani mise sulla bilancia granata Moses Odjer e Alan Empereur. Il primo fu prelevati sempre dal Catania per una cifra pari a 900mila euro che lasciò un po' tutti sorpresi nonostante il grande campionato disputato dal ghanese al debutto con la maglia della Salernitana, il secondo invece fu venduto al Foggia per 300 mila euro completando così una plusvalenza importante per le casse societarie. Decisamente più corposi gli assegni staccati e ricevuti nel corso della stagione 2017-18 quando il calciomercato incominciò con la cessione di Massimo Coda al Benevento per un importo complessivo pari a 2 milioni di euro. Ai quali, poi, si aggiunsero anche i 300mila euro incassati dal Venezia per l'acquisto di Giuseppe Caccavallo. In entrata, invece, gli investimenti maggiori furono fatti per Raffaele Pucino (quasi 500mila euro pagati al Chievo Verona), Riccardo Bocalon (200 mila euro versati nelle casse dell'Alessandria), Massimiliano Busellato (120mila euro al Cittadella) e per il riscatto di Mattia Sprocati (110mila euro alla Pro Vercelli). Proprio l'esterno brianzolo, 12 gol in 47 gare di campionato, aprì con il botto la stagione successiva. Il suo passaggio alla sorella maggiore Lazio portò nelle casse granata poco più di 3 milioni di euro, un'operazione praticamente identica portata a termine qualche mese dopo anche con Tiago Casasola. Nel mezzo la cessione di Riccardo Bocalon al Venezia per 350mila euro. In entrata, invece, furono spesi quasi 2 milioni per perfezionare l'acquisto a titolo definitivo di Lamin Jallow dal Chievo Verona, ma prima ancora spazio ai 316mila dati al Parma per acquistare Emanuele Calaiò e ai 650 usati per strappare Milan Djuric al Bristol. Infine eccoci arrivati alla stagione 2019-20, conti alla mano quella con meno investimenti fatti ma anche con meno ricavi. Marco Firenze da una parte e Guillaume Gigliotti dall'altra, il primo fu acquistato dal Crotone per 200mila euro mentre il secondo fu venduto proprio ai calabresi per 90mila euro. Cifre riportate come da prassi nel registro granata, ma a breve il bilancio della Salernitana dovrà essere nuovamente aggiornato.

Sezione: News / Data: Lun 10 agosto 2020 alle 22:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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