Dove eravamo rimasti? Pomeriggio del 7 marzo, oltre tre mesi fa, la Salernitana perdeva nel silenzio di un Curi a porte chiuse contro il Perugia di Serse Cosmi, che reduce da 5 sconfitte consecutive riusciva a rialzare la testa al termine di un match strano, sul quale già aleggiavano gli spettri di una pandemia capace di mettere in ginocchio l’intero Paese, e con esso inevitabilmente il mondo dello sport. Dopo settimane di dibattiti, proposte e riunioni, arriva finalmente la data della ripartenza, già cerchiata in rosso sul calendario di addetti ai lavori e tifosi. Il 20 giugno, dopo oltre cento giorni di stop, il pallone ritornerà a rotolare anche sui campi di serie B, con le venti squadre pronte (chi più, chi meno), a rincorrere i rispettivi obiettivi. Quello della formazione di Gian Piero Ventura, (che affronterà 6 delle restanti dieci giornate tra le mura amiche) è senza dubbio il consolidamento della partecipazione ai playoff, provando magari ad allungare il proprio tour de force di dieci partite per concludere la stagione regolare, a partire dalla sfida dell’Arechi, con il Pisa. Si è fermata prima della gara contro il proprio passato, la formazione di Gian Piero Ventura, che contro i nerazzurri nel girone d’andata visse uno dei primi momenti di difficoltà della sua stagione in granata, ricevendo una sconfitta dopo un tempo a dir poco deludente.

Dopo la sfida interna con i toscani, (tra assenze per infortuni e squalifiche, i granata sarebbero arrivati a pezzi alla gara), la prima trasferta al Comunale di Chiavari, poi la doppia sfida della verità, ancora tra le mura amiche contro Cremonese e Juve Stabia. Un girone fa, i due ko consecutivi segnarono la prima mini crisi della squadra con l’ippocampo sul petto: 7 mesi dopo, potranno dare la risposta che Gian Piero Ventura aveva messo in conto di ricevere al termine del doppio confronto nello stadio con il nome da principe sulle reali ambizioni cui Djuric e compagni avrebbero potuto aspirare. Dopo la gara in quel di Ascoli, e la sfida interna con la bestia nera Cittadella, spazio a un trittico di partite con formazioni che contenderanno alla Salernitana un piazzamento nella griglia finale dei playoff, le trasferte di Crotone e Udine (il Pordenone disputa le proprie gare nell’impianto di casa dei bianconeri), intervallate dalla sfida interna contro l’Empoli, per poi chiudere il proprio cammino all’Arechi contro lo Spezia. Nella speranza che la Salernitana abbia già messo in conto la certezza di dover disputare altre gare. In vetta il Benevento proverà quanto prima a chiudere il discorso promozione e a racimolare quei pochissimi punti per l’aritmetica certezza di giocare in serie A il prossimo campionato, mentre Crotone e Frosinone sono le principali candidate a giocarsi il secondo posto, che pure vale la promozione diretta. Praticamente spacciato invece il Livorno in coda, Cosenza e Trapani proveranno a ridurre il gap da Venezia e Cremonese per provare a evitare la retrocessione diretta e per giocarsi le chance di salvezza attraverso gli spareggi playout. Nel mezzo, come sempre, la solita bagarre tra formazioni che sognano nel filetto per capovolgere in poche giornate la propria stagione.

Sezione: News / Data: Sab 30 maggio 2020 alle 21:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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