Importanti novità per quanto riguarda il futuro della Salernitana. Come anticipato la settimana scorsa, Manolo Pestrin appende le scarpette al chiodo dopo una carriera da assoluto protagonista e ricomincia da Salerno sotto un’altra veste. Proprio come accaduto ad Emanuele Calaiò. Lo storico capitano della promozione 2014-15 ha trascorso tre giorni in città in compagnia del direttore sportivo Angelo Fabiani e del suo braccio destro Alberto Bianchi visionando non solo la partita della prima squadra contro il Cosenza, ma anche la sfida della Primavera. Tanti gli attestati di stima ricevuti da quei tifosi che ricordano ancora il suo spirito battagliero e la capacità di onorare sempre la maglia granata anche quando qualcuno lo additava come mercenario dimenticando che, per il bene della Salernitana, aveva rinunciato a centinaia di migliaia di euro. Pestrin sarà capo osservatore: lavorerà soprattutto per individuare giovani di prospettiva che possano fare al caso dei granata, con una collaborazione stretta con il settore giovanile e con tutti i suoi componenti. Una storia che si chiude con il lieto fine. Nell’ultima gara da giocatore della Salernitana, infatti, il tecnico Leonardo Menichini non gli concesse la cosiddetta “passerella” a cospetto della platea dell’Arechi pur con una salvezza già acquisita: lo avrebbe sicuramente meritato e chi ben lo conosce assicura che ci rimase male e andò via a malincuore.

Non a caso non ha mai rilasciato dichiarazioni sulla Salernitana negli anni successivi, segnale evidente di un dispiacere profondo colmato, ora, dalla chiamata di Fabiani e della proprietà. Il progetto del settore giovanile, dunque, va avanti e- al netto delle ironie di chi inventa pagine facebook per denigrare ciò che non conosce per un minuto di popolarità- sta producendo anche dei risultati discreti. Soltanto chi mastica poco di calcio pensa che la classifica sia la cosa più importante. Quello che conta è sfornare talenti in prospettiva futura e avere uno staff tecnico che possa consentire la crescita individuale: vincere 1-0 a suon di tatticismi senza arrivare a fine anno con gente pronta per il ritiro con la prima squadra va totalmente contro quelle che sono le idee della proprietà. Bene ha fatto, dunque, mister Rizzolo a chiedere maggior rispetto per il lavoro svolto, ancor di più con una Primavera a ridosso dei playoff, che gioca un ottimo calcio e che ha tanti ragazzi già richiesti da club professionistici. Ma ormai il popolo del web è esperto di tutto. Anche se non ha mai visto una partita dei granatini dal vivo!

Sezione: News / Data: Mar 28 gennaio 2020 alle 15:30
Autore: TS Redazione
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