Battesimo all’Arechi. Il debutto stagionale nel “calcio vero”, in quella manifestazione chiamata Coppa Italia che in realtà interessa a nessuno e però che in piena estate diventa persino suggestione per l’ansia dell’esordio, sarà nello stadio con il nome da principe l’11 agosto: la Salernitana affronterà una tra Catanzaro e Casertana, di fronte invece sette giorni (il 4). Nell’immaginario collettivo dei tifosi granata il derby contro i falchetti, rivali storici affrontati l’ultima volta a maggio del 2015 nel giorno della festa per la promozione del cavalluccio marino in serie B e dello smile che fece il giro del mondo, ha sicuramente il suo fascino e il perché. In palio, poi, ci sarebbe il match contro il Lecce al turno successivo, in trasferta. Fresco d’Universiade e dunque di tour de force (si giocavano due partite al giorno una dopo l’altra), il prato dell’Arechi è sotto osservazione: seppure non dovesse esser verde come un tappeto da biliardo, difficile pensare che la società rinuncia al fattore casa nell’esordio in Coppa contro Catanzaro o Casertana (gara potenzialmente da afflusso ancora maggiore). Al debutto ufficiale mancano una ventina di giorni e almeno due-tre calciatori titolari nel roster del tecnico Ventura. Quando arriveranno? Nel ritiro di San Gregorio Magno, dove l’unico acciaccato è Firenze che non preoccupa ma salterà pure il test match di domani pomeriggio contro la Sambenedettese, i tifosi continuano a sussurrare un nome di più di tutti gli altri: Cerci. La Salernitana gli ha offerto un contratto da quasi 400mila euro compresi bonus, il calciatore tentenna e pensa alla serie A, insomma al momento le parti non sembrano vicine, anzi sono molto più lontane rispetto a quando si sedettero al tavolo d’un ristorante al confine con Pontecagnano.

Sezione: News / Data: Mar 23 luglio 2019 alle 12:00
Autore: TS Redazione
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