26 anni, ma già quasi 200 presenze tra i professionisti condite da 33 assist e 26gol, numeri importanti che gli hanno permesso di guadagnare la stima e l'attenzione di club di categoria superiore. Il Frosinone, però, ha deciso di blindarlo nonostante la corte serrata del Bari e di tanti club prestigiosi che hanno messo sul tavolo offerte economicamente validissime. Sabato pomeriggio, in una gara apparentemente difficilissima, ma aperta ad ogni tipo di pronostico come insegna questo pazzo campionato cadetto, potrebbe assistere al match dalla panchina o dalla tribuna a causa di un fastidioso infortunio, ma in tanti lo rimpiangono a Salerno pur non avendolo mai visto indossare la maglia granata. Luca Paganini, infatti, fu aggregato al ritiro di Fiuggi nel lontano 2011, quando iniziava l'avventura del Salerno Calcio; all'epoca Susini e Pagni misero a disposizione di mister Perrone numerosi giovani, alcuni dei quali scartati senza appello pur avendo dimostrato ottime qualità. Paganini era uno di questi e, ancora oggi, non si è capito come abbia fatto lo staff tecnico a farsi scappare un talento così forte ed un ragazzo di assoluta personalità che, in quelle categorie, avrebbe potuto fare sfracelli. Sabato ritroverà la Salernitana due anni e mezzo dopo quella partita play off del 2014, quando fu uno dei migliori in campo, nel 2016 invece pomeriggio da incubo non solo per l'1-3 finale, ma anche e soprattutto per un grave infortunio (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro) che lo costrinse a saltare praticamente tutta la stagione per buona pace di una tifoseria che lo aveva eletto idolo indiscusso e che, quest'anno, ne ha accolto il rientro in campo con grande entusiasmo spingendolo nei momenti di difficoltà. Esagerato definirlo un ex, ma certamente Paganini avrebbe voglia di dimostrare ancora una volta che, a Salerno, poteva starci benissimo...

Sezione: News / Data: Mer 26 febbraio 2020 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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