Andrea Nalini ritrova la Salernitana. Da ex gli era capitato già nelle ultime due stagioni, quando indossava la maglia del Crotone e fu bravo anche a sfornare un assist per Simy. Siamo certi che, se la sua carriera non fosse stata costellata da infortuni, oggi giocherebbe stabilmente in massima serie. Nell'era Lotito-Mezzaroma è stato uno dei migliori, conferma del fatto che non servono grandi nomi o investimenti onerosi per assicurarsi le prestazioni di gente di livello. Eppure, dopo aver contribuito in modo determinante alla vittoria del campionato, il suo addio è stato accompagnato da tante polemiche. In primis fu Mezzaroma a manifestare una certa delusione all'indomani della firma col Crotone: pare, infatti, che il centrocampista veneto avesse raggiunto da tempo l'accordo con i calabresi senza nemmeno valutare le proposte della Salernitana. Squadra alla quale deve praticamente tutto. A fare chiarezza 4 anni dopo è stato il diretto interessato ai microfoni di TMW in una intervista rilasciata a fine aprile: "Anzitutto se un calciatore va in scadenza è necessario che una società di calcio lo blindi subito per farlo sentire importante. Se non lo fa nei tempi giusti è ovvio che ci si guardi intorno. Il mio ragionamento fu semplice: quando militavo in D e lavoravo in fabbrica guadagnavo complessivamente 2300 euro, a Salerno in serie C 200 euro in più. Il mio procuratore ha detto che ero sottopagato rispetto al rendimento offerto in campo e Crotone rappresentava una soluzione perfetta sotto tanti punti di vista". Poche settimane fa, ai microfoni di TuttoSalernitana, manifestò una certa emozione "perchè, per me, la maglia granata sarà sempre speciale e porto nel cuore ogni partita disputata all'Arechi". Domani dovrebbe partire dalla panchina, ma un Nalini in forma sarebbe "tanta roba" per il Vicenza.

Sezione: News / Data: Lun 19 ottobre 2020 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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