Continuità e costanza, riferite agli allenatori, sono parole assolutamente assenti nella gestione Lotito Mezzaroma. Uno dei più grandi problemi, infatti, delle ultime stagioni granata è stato proprio quello di trovare una guida tecnica solida e duratura. Purtroppo un evento davvero raro a Salerno negli ultimi anni, pensate che, prima di Ventura in questa stagione, l’ultimo a completare un’intera annata fu Carlo Perrone nella stagione 2011/12. L’annata della promozione dalla Serie D alla Serie C2, in cui la società si chiamava Salerno Calcio e non Salernitana. A partire poi dalla stagione 2012/13 si sono alternati 11 allenatori diversi in otto campionati. Considerando poi i ritorni dei vari Perrone, Gregucci e Menichini, sono state addirittura 15 le parentesi tecniche differenti.

 Il record assoluto di cambi in un’unica stagione ci fu nel 2013/14 e 2018/19, in cui furono alternati ben tre tecnici in 10 mesi circa. Tra tutti gli allenatori che si sono avvicendati in questi ultimi anni, quello con la media punti migliore e il maggior numero di vittorie raccolte è Menichini. Il tecnico toscano ha avuto infatti una media punti del 2,05, nel 2014/15, e dell’ 1,40 nella sua seconda esperienza del 2016. In totale nelle due guide tecniche alla Salernitana ha ottenuto 114 punti e 32 vittorie. La terza esperienza della scorsa stagione non è stata presa in considerazione, vista la brevità di soli 3 match. Il peggiore invece in termini di media punti degli ultimi 8 anni è Galderisi, nella stagione 2012/2013 con una media molto vicino allo zero. È pur vero che il tecnico sedette solo tre partite sulla panchina granata in quella stagione. Subito dopo Galderisi troviamo invece, Angelo Gregucci nella sua esperienza della scorsa stagione. Addirittura la sua media l’anno passato era solamente dello 0,90, in venti partite disputate. Per quanto riguarda invece colui che, sempre negli ultimi otto anni, ha conquistato il minor numero di vittorie, abbiamo prima Galderisi a quota zero e poi Sanderra a quota 2 in 8 match.  Difficile trovare un’unica spiegazione di questi continui ribaltamenti in panchina, motivi tecnici, litigi vari e tanto altro hanno contribuito a tutto ciò. Sta di fatto che i numeri sono impressionanti e mostrano un fenomeno negativo che continua da troppi anni.

Questa tendenza di continui cambi sulla panchina granata, comincia nella stagione 2012/13. In quell’occasione la guida tecnica fu affidata a Galderisi, che però collezionò due sconfitte e un pareggio nelle prime tre giornate e fu esonerato. Al suo posto tornò Carlo Perrone, che fece meglio del suo collega portando a termine la stagione con la promozione in Serie C1. La stagione successiva, come già accennato, ci furono addirittura 3 cambi. Il primo tecnico fu Sanderra, che però conquistò solo 2 vittorie in 8 match e fu esonerato ad Ottobre. Al suo posto tornò Carlo Perrone, che però non riuscì a ripetere i buoni risultati dell’anno passato. Il tecnico infatti raccolse solo 4 successi in 12 partite e a Gennaio terminò la sua avventura a Salerno. Arrivò così Gregucci, che fece molto bene e con una grande rimonta portò la squadra ai play-off. I play-off però non andarono bene, con l’immediata eliminazione a Frosinone, e il tecnico ex. Vicenza non fu confermato. Giungiamo dunque alla stagione 2014/15, quella della promozione in Serie B. Anche in una stagione estremamente positiva come quella, ci furono comunque turbolenze in panchina. Mario Somma infatti, per alcune divergenze con i dirigenti, lasciò la squadra ad Agosto prima dell’inizio del campionato. La guida tecnica fu così affidata a Menichini, che vinse il campionato con 86 punti conquistati. Nonostante la promozione, il tecnico toscano non fu confermato e venne chiamato per la prima stagione di B Vincenzo Torrente. La stagione dell’allenatore ex. Bari sulla panchina granata, però, non durò moltissimo. Dopo un buon inizio, cominciarono le difficoltà e la sua avventura salernitana terminò a Febbraio. Venne così richiamato Menichini, che riuscì ai play-out a salvare la squadra. Anche la stagione 2016/17, si caratterizzò per un doppio cambio in panchina. Inizialmente infatti ci fu Sannino, che però ottenne solo 4 successi in 18 match e terminò la sua esperienza salernitana a Novembre. Al suo posto venne chiamato dalle giovanili della Lazio, Alberto Bollini. Tecnico che riuscì a fare meglio, salvando la squadra a fine campionato e meritandosi la conferma per la prossima stagione. Annata 2017/18, che inizia si con Bollini ma solo fino a Dicembre. Dopo infatti risultati altalenanti del precedente tecnico, arriva Colantuono. Un tecnico di spessore ed esperienza, che porta i granata ad una salvezza abbastanza tranquilla. Con lui sembrava finalmente di aver trovato una guida tecnica solida e duratura, ma neanche stavolta fu così. L’allenatore ex. Atalanta fu esonerato nel Dicembre 2018 e al suo posto arrivò una vecchia conoscenza granata. Stiamo parlando di Angelo Gregucci, che stavolta però non riuscì a imporsi nel migliore dei modi conquistando solo 5 vittorie in 20 match. Addirittura il tecnico fu esonerato a Maggio, poco prima dei play-out, e tornò per la terza volta Leonardo Menichini. L’allenatore toscano fece davvero un’impresa e riuscì a salvare ai play-out, ai rigori contro il Venezia, la squadra campana. Giungiamo quindi alla stagione attuale, in cui per la prima volta sembrava esserci continuità a livello tecnico con Giampiero Ventura. Il tecnico ex.Torino stava guidando al meglio la squadra, mantenendola spesso in zona play-off. Ma dopo la mancata qualificazione agli spareggi per la massima serie, ecco l’ennesimo cambio sulla panchina granata. Nonostante ciò però Ventura è il primo, dopo 8 anni, a disputare un intero campionato sulla panchina della Salernitana.

Sezione: News / Data: Mer 05 agosto 2020 alle 17:00
Autore: Simone Caravano
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