Ci sono stati colloqui a distanza, confronti, inviti alla perseveranza, attestati di stima e fiducia al professionista Colantuono, all'uomo e al galantuomo. Adesso tutte le residue speranze di riscatto sono puntate sulla gara senz'alba. Seduto in panchina nell'ultimo spezzone di partita, Colantuono ha assistito al ko contro la Samp. Rassegnazione, insoddisfazione, riflessione? Nessuna delle tre. Ha spiegato di aver assunto questa postura/atteggiamento perché ha notato una squadra già sotto pressione, scossa e turbata. In A non è sufficiente mettere il cuore dentro le scarpe e correre più veloce del vento. Nelle scarpe bisogna mettere anche piedi che crossino, tirino, respingano. E se i piedi non sono sempre quelli del giocatore ispirato o gladiatorio, il quid in più deve arrivare anche dall'organizzazione, intesa come strategia e come lucidità. Che è mancata in maniera macroscopica. La Samp ringrazia per aver beneficiato del contropiede 4 contro 1 in occasione del raddoppio, sfruttando una situazione di scarso presidio della metà campo da parte granata, cioè accettando in partenza l'inferiorità numerica, già al momento di battere il calcio d'angolo verso l'area di rigore blucerchiata. Poi c'è stata anche la sfortuna.

Come definire altrimenti il fatto di aver «bruciato», nel senso di aver dovuto bruciare, tutti i cambi al 22' della ripresa pur in presenza di Lassana Coulibaly in campo, dunque già destinato in partenza ad un rimpiazzo? Non a caso, Lassana ha concluso con i crampi (per fortuna solo quelli). Ovviamente è sfortuna sopraggiunta, perché nella sfortuna precedente (Kastanos ko all'intervallo per fastidio al flessore, oggi atteso l'esito della risonanza) il primo cambio era avvenuto nell'intervallo e quindi c'era ancora possibilità di gestire gli slot, diluendoli con calma nei secondi 45'. Ma evidentemente altri atleti hanno alzato bandiera bianca, a cominciare da Ribéry. Dopo aver cenato domenica sera in compagnia di un paio di amici salernitani, ieri si è messo alla guida del gruppo che deve ricostruire la ripartenza incollando i cocci. Pranzo insieme, tanta speranza di ripartenza, i propositi e la rabbia di un gruppo che ha cerotti, ma vuole venir fuori dalle macerie. Quest'ultimo è un termine che ha rispolverato anche Bonazzoli, escluso dall'undici base contro la Sampdoria sua ex squadra. Ha copincollato su Instagram le parole di Papa Francesco e la sua foto: "State in piedi mentre tutto sembra andare a rotoli. Siate sentinelle che sanno vedere la luce nelle visioni notturne. Siate costruttori in mezzo alle macerie, ce ne sono tante. Siate capaci di sognare".

Sezione: News / Data: Mar 23 novembre 2021 alle 21:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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