Salerno sceglie la strada del silenzio e dell'indifferenza. Sebbene sul web fossero arrivati segnali non propriamente incoraggianti da parte di qualche cane sciolto che minacciava chissà quale azione plateale (per fortuna Salerno è una città matura e si dissocia da qualsivoglia comportamento irresponsabile), tutto è filato liscio sotto il profilo dell'ordine pubblico. Se in passato gli ultras avevano organizzato raduni per contestare la proprietà e la dirigenza, oggi la prima di campionato della Salernitana è passata quasi sotto traccia. Nessuno all'esterno della tribuna, nessuno striscione, nessun coro di dissenso. Nemmeno, va detto, boati quando Casasola ha segnato il primo gol della stagione. Indifferenza totale, dunque, come non era praticamente mai accaduto nel giorno dell'esordio. Un motivo di inevitabile riflessione da parte della società, chiamata a conferire credibilità ad un progetto che, almeno in cadetteria, fatica a decollare. Siamo certi che, anche in caso di porte aperte, lo stadio avrebbe presentato uno scenario molto simile a quello di oggi. Un braccio di ferro ad oltranza che rischia di penalizzare i calciatori, ma che gli ultras reputano necessario. E chi ha viaggiato dappertutto a sostegno di una fede immensa non può che meritare rispetto. 

Sezione: News / Data: Sab 26 settembre 2020 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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