Da calciatore che a Salerno ha lasciato un pezzo di cuore, Vittorio Tosto conosce benissimo la piazza e, ai microfoni di Telecolore, si è soffermato sui malumori del pubblico e sulle differenze tra la mentalità di oggi e quella di una volta:: "Ai nostri tempi ci venivano a contestare al Vestuti, oggi l'unico mezzo per esprimere dissenso è rappresentato dai social. Ritengo che Salerno, nell'epoca della tessera del tifoso e del calcioscommesse, sia una delle pochissime realtà italiane a mantenere intatto il proprio sentimento verso la sua squadra di calcio. Dietro questa contestazione si cela un amore immenso, sono convinto che nessuno avrebbe abbandonato la squadra se avessero aperto lo stadio quando la classifica era lusinghiera. E' evidente la spaccatura con la società. Salerno ha saputo applaudire i presidenti quando hanno vinto, loro invece hanno quasi rinfacciato quei successi lasciandosi andare a qualche dichiarazione evitabile. Stiamo parlando di una piazza che ha enorme senso d'appartenenza, una mentalità ultras vecchio stile che non può mai accettare la doppia proprietà. Il tifoso granata è orgoglioso, fedele, non è secondo a nessuno. Nemmeno ai laziali, detto col massimo rispetto. Posso capirli e mi dispiace, perchè il pubblico è sempre il dodicesimo uomo e, all'Arechi, ti fa partire in vantaggio per 1-0. Come ho già detto, ci sono state alcune uscite poco felici di Lotito, ma sarebbe comunque un errore e un peccato dimenticare tutto quello che ha fatto per la Salernitana riportandola in alta classifica in B dopo un percorso tra dilettantismo e Lega Pro". 

Sezione: News / Data: Mer 27 gennaio 2021 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print