Il tecnico della Salernitana Gian Piero Ventura ha parlato a Radio Rai "Anch’io lo Sport", concentrandosi sulle motivazioni che lo hanno spinto a sposare la causa granata e focalizzandosi, inoltre, sugli obiettivi che la società campana intende perseguire:

“L’obiettivo era quello di ricostruire qualcosa, negli ultimi tre anni la Salernitana ha vissuto annate difficili. Lotito e Mezzaroma mi hanno detto che c’era da ricostruire, sono tornato sul campo di calcio, è stata la mia vita, c’è la voglia di fare qualcosa di duraturo per Salerno. Il clima è cambiato, abbiamo la squadra più giovane del campionato, ce ne sono molti che si affacciano, chi per la prima volta e chi tramite il lavoro. Credo che quando si riparte da zero, perché da zero siamo ripartiti, bisogna avere un attimo di pazienza. Quando si semina, innaffiando non nasce subito un albero. Quello è ciò che stiamo cercando di fare, l’obiettivo è quello di riportare la Salernitana dove è già stata. Questo avviene tramite il lavoro. Abbiamo la fortuna di lavorare con un gruppo di giovani che ha un entusiasmo incredibile. Mi ricorda l’esperienza al Torino: era in B, c’era contestazione, in tre anni siamo passati dalla B all’Europa. Non dico che sia fattibile a Salerno, ma assomiglia di più a quel tipo di percorso. C’è stato un tipo di rapporto con la città, con la tifoseria. Siamo sulla buona strada, c’è molto da fare”.

“Rapporto con Lotito? Da parte mia di grande stima, però sia reciproco. È una persona estremamente intelligente. Per ora non ha senso parlare di mercato, bisogna vedere se le fondamenta sono solide”.

Sezione: News / Data: Lun 14 ottobre 2019 alle 18:30
Autore: TS Redazione
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