Arechi pieno per la gara con la Roma. Di tifosi, di entusiasmo e di speranze. Nicola è carico, come la sua squadra. "Io non spero, lavoro. Mi interessa - dice - il cammino che faremo in campo". Ha un po' di giocatori in infermeria (Bohinen e Lovato su tutti), altri li recupera ma sulla carta (Bradaric e Radovanovic vanno in panchina e solo da lunedì si alleneranno con gli altri). Ma sono arrivati anche i rinforzi: Candreva e Vilhena giocheranno dall’inizio, Bronn si alternerà a Gyomber. Il tecnico piemontese attende ancora qualche altra pedina (Maggiore è in arrivo, il capitolo attaccante sarà affrontato la prossima settimana), ma nella sua testa adesso c’è solo la Roma. Si riparte dal 3-5-2 (difficile immaginare un trequartista e due punte contro la Roma) e dal mantra di sempre: "Qualità, carattere e intensità: voglio vedere questo. Ho chiesto ai ragazzi di essere maniacali per apprendere pochi concetti in maniera veloce. La Roma - conclude Nicola - ha fatto un mercato di qualità. E non solo per gli arrivi di Dybala e Wijnaldum. Dovremo provare ad essere protagonisti per proporre il nostro calcio. Affronteremo una grande squadra e abbiamo il desiderio e la necessità di volerci misurare". Nei cinque precedenti da allenatore, Nicola ha battuto due volte la Roma alla guida di Udinese e Torino.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 14 agosto 2022 alle 09:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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