Vedere un giovane prodotto del vivaio che si affaccia alle porte della prima squadra sta diventando una buona abitudine in casa Salernitana. Sono tanti i ragazzi che, dopo una trafila di spessore nel settore giovanile granata, sono riusciti a togliersi la soddisfazione di vivere le prime esperienze coi grandi. Uno di questi è Carmine Iannone, attaccante classe 2001 che appena prima dello stop ai campionati è entrato a pieno titolo nel gruppo agli ordini di mister Ventura.

Nuovo inizio - Una stagione sicuramente movimentata quella del ragazzo nativo di San Giuseppe Vesuviano, che la scorsa estate ha provato ad anticipare i tempi del passaggio nel calcio dei grandi, dopo una trafila in granata impreziosita anche da una convocazione con la B Italia Under 16, arrivata nel 2017. Iannone si è infatti trasferito in prestito al Casarano, per misurarsi con il campionato di Serie D dopo un solo anno di Primavera. Un’avventura fatta più di ombre che di luci quella in terra pugliese, conclusa con tre apparizioni prima del rientro a Salerno nel gennaio scorso. Rivestire la maglia granata, però, ha rappresentato una sorta di nuovo inizio. Carmine ha infatti messo a segno tre gol nelle quattro gare disputate nel campionato Primavera 2, contribuendo a trascinare i suoi in piena zona playoff. Un impatto premiato con la chiamata in prima squadra, scelto da mister Ventura per mettere una pezza alle tante assenze nel reparto avanzato.

Estro e gol - Iannone si è così trovato a vivere le prime esperienze nel campionato di Serie B, con le due panchine nei match con Venezia e Perugia nelle quali il ragazzo campano ha potuto respirare l’atmosfera del calcio professionistico. Il suo percorso nel vivaio della Salernitana racconta di un attaccante dotato di uno spiccato senso del gol, caratteristica che gli ha permesso di segnare con regolarità in tutte le categorie. Capace di giocare sia da prima punta che da esterno di un tridente, il classe 2001 sa svariare su tutto il fronte offensivo non solo come finalizzatore, ma anche partecipando attivamente alla manovra della squadra grazie a una tecnica individuale di buonissimo livello. Estroso e imprevedibile, Carmine si affida ancora più alla fantasia che alla razionalità. In tal senso, deve migliorare per non eccedere in soluzioni individualiste, evitando di intestardirsi nella giocata e imparando a non farsi condizionare dagli errori, fisiologici in special modo per un giovane che si è appena affacciato al calcio professionistico. Le prime panchine da grande, intanto, sono già sul curriculum. Adesso lo attende l’estate del salto di qualità definitivo, per dimostrare di poter vestire un domani la maglia granata della prima squadra.

Sezione: Settore Giovanile / Data: Ven 01 maggio 2020 alle 19:30
Autore: Italia La giovane
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