Con un Arechi così resteremo in serie A. O, comunque, le chance di compiere l’impresa aumentano esponenzialmente. Non è sicuramente un caso che la Salernitana abbia sfornato la sua miglior prestazione contro una big come l’Atalanta quando gli ultras e tutti i rappresentanti della tifoseria hanno deciso di tornare sugli spalti costituendo un valore aggiunto eccezionale. Del resto anche i tesserati dell’Atalanta, oramai abituati a palcoscenici di livello internazionale, hanno riconosciuto la forza dello stadio asserendo, in sintesi, che “sarà dura per tutti fare risultato in un ambiente che spinge tantissimo e che ha dato forza ai calciatori di casa”. Rivedere una curva gremita, capace di cantare per 95 minuti ininterrottamente specialmente nei momenti di difficoltà, ha riempito il cuore di gioia, ma anche nei distinti – pienissimi – e in tribuna c’è stata una partecipazione emotiva encomiabile. Qualcuno, dopo il gol di Zapata, si è lasciato andare ad un pianto liberatorio, altri hanno avuto la pelle d’oca quando in 13mila erano in piedi ad intonare cori a squarciagola. Quanto è bastato per lasciare a bocca aperta anche Ribery, uno che ha ammirato dal vivo le migliori curve d’Italia e che ha già capito di cosa sia in grado il popolo del cavalluccio. Ora è importante non perdere entusiasmo e fiducia dopo la quarta sconfitta consecutiva. Mercoledì prossimo arriverà il Verona e la spinta della gente sarà di vitale importanza. Prezzi e orario lavorativo lasciano presagire un netto calo di presenze, ma lo zoccolo duro non farà mancare un apporto che è componente imprescindibile per vincere le partite. Nota finale per Ranieri che, grazie ad un’ottima prova, ha strappato i primi, scroscianti applausi. Ma già nel riscaldamento pace fatta con gli ultras. Un segnale, l’ennesimo, di maturità.

Sezione: Tifo granata / Data: Dom 19 settembre 2021 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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