Non propriamente l'esordio che Danilo Iervolino sognava. Nel giorno della sua prima all'Arechi da presidente della Salernitana, il patron ha trovato uno stadio desolatamente vuoto e molto freddo. Tante le motivazioni per questa fuga dagli spalti: dalla pandemia alle restrizioni passando per la protesta unanime del mondo ultras, il freddo e i prezzi spropositati decisi dall'ex amministratore unico Ugo Marchetti. I paganti ufficiali erano 2550, ma buona parte di chi ha comprato il biglietto ha preferito restare a casa in segno di dissenso per la scelta della Lega e della Federazione di far giocare egualmente la gara nonostante la totale emergenza legata al Covid. "Siamo venuti da Sapri, siamo in quattro e abbiamo speso 300 euro tra biglietti e benzina. Ma non entriamo. Non ci riconosciamo in questo calcio che mette i diritti tv prima della salute delle persone" ha detto Luca, rappresentante di una famiglia che era partita da casa con un bagaglio carico d'entusiasmo ma che ha voluto lanciare un segnale alle istituzioni sportive. E c'è amarezza anche per non poter essere al "Maradona" per un derby atteso da tantissimo tempo in casa dei rivali del Napoli. Ad ogni modo è il minimo storico in serie A per il cavalluccio marino, un incasso irrisorio e uno scenario desolante. Durante il match, comunque, applausi per tutti e specialmente per i giovani della Primavera che hanno mostrato personalità e buona volontà. Cori ironici nei confronti di Ciro Immobile e Lazzari, contestato per l'esultanza sfrenata in una gara senza storia. 

Sezione: Tifo granata / Data: Sab 15 gennaio 2022 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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