Il risultato conquistato ieri pomeriggio a Udine ha tutto sommato soddisfatto i tifosi della Salernitana. La nostra redazione, come ogni domenica, ha dato parola ai supporters granata per raccogliere pareri a caldo e animare il dibattito. Le prime parole sono di Enzo Ricciardi, da Ogliara a Udine per sostenere la squadra del cuore: "Certamente potevamo sfruttare meglio la superiorità numerica, nel secondo tempo ho visto una Salernitana quasi remissiva. Non vorrei esprimermi negativamente su Nicola, ma non vorrei che sia soltanto un buon motivatore. In queste prime tre gare ufficiali è evidente si faccia fatica negli ultimi sedici metri, c'è anche un po' di responsabilità da parte della società che ha allestito la rosa in ritardo e, oggi, paghiamo lo scotto. Direi che occorre come il pane un centravanti di spessore, basta con queste scommesse. Botheim è partito male, Valencia è un giovane e non possiamo pretendere molto, lo stesso Dia è un buon giocatore ma non il bomber che manca. Spero che Iervolino faccia questo ulteriore sforzo economico". "Manca Verdi" è invece il parere espresso da tantissimi tifosi sulla nostra pagina facebook, al punto che Raffaella Milone di Pastena invoca un "intervento in prima persona del presidente, mi sembra assurdo che il direttore sportivo mostri perplessità rispetto al ritorno di un calciatore come Verdi che ha proprio le caratteristiche che mancano. E anche di Ranieri penso esattamente la stessa cosa: si ostinano a dire che per la retroguardia vogliono pescare tra gli under, ma a noi serve gente di spessore e non soltanto scommesse che arrivano dai campionati esteri". "Botheim non mi sembra all'altezza, questa squadra non ha gioco e credo che Nicola debba trovare un modulo che esalti le caratteristiche dei calciatori in organico altrimenti sarà un'altra stagione difficile" il pensiero dell'avvocato Luciano Provenza, ma Carmine Prisco di Pontecagnano respinge al mittente le critiche: "Ma vi rendete conto che solo le paratone del loro portiere non ci hanno permesso di vincere contro un avversario che, pochi mesi fa, ci dava quattro gol in casa nostra? Siamo un cantiere aperto, nel senso che tanti calciatori sono arrivati da poco e devono crescere di condizione. Ma la società del grande Iervolino ha allestito la rosa forse più forte della storia, tale da aprire un ciclo vincente e interessantissimo. Sono assolutamente fiducioso, noi dobbiamo essere più tifosi e meno direttori sportivi".
Lucida analisi di Vincenzo Lodato, storico tifoso granata residente a Cava: "Ho rivisto la partita, la Salernitana ha giocato benissimo spinta da una tifoseria che non ha nulla da invidiare a nessuno e che fa sempre la differenza. Abbiamo messo sotto un avversario fisico e tecnico, che in casa lascerà pochi punti alle avversarie. Candreva è stato super, non è un ragazzino ma corre per quattro e mi ha colpito tanto. Non appena troveremo la condizione sono convinto che potremo divertirci e dire la nostra. Ricordo a tutti che dobbiamo salvarci, non vincere lo scudetto, per cui un pareggio a Udine mi porta a gioire come se avessimo vinto". "E' stata una Salernitana a tratti bella" aggiunge Paolo Sessa "sono tra quelli che rimpiange Ederson e Djuric, ma anche tra quei tifosi che non si vuol certo sostituire alla società. Ho fiducia, sono convinto che ci siano i presupposti per divertirci e per vivere finalmente un campionato senza quei patemi d'animo che hanno contraddistinto la passata stagione. Domenica sarò allo stadio per dare il mio contributo, forza granata!". "Forse avremmo potuto osare di più" il pensiero del giovane Manuel D'Amelia "ma sono convinto che saremo una squadra ostica per tutti. Vilhena è tanta roba, Maggiore sarà il faro del centrocampo, Dia segnerà gol a raffica e guai a dimenticare che mancavano Lovato, Lassana Coulibaly e Bohinen che sono tre titolari inamovibili. Ora tutti allo stadio perchè è contro la Sampdoria che bisogna spingere al massimo per conquistare punti". Equilibrata anche Annamaria Capezzuto, grande tifosa granata residente a Pontecagnano: "Ho visto la partita e sono rimasta soddisfatta, si vede che ci sono potenzialità inespresse e che i margini di miglioramento sono ampi. Se altre squadre avessero allestito il medesimo organico, oggi le guarderemmo quasi con invidia. Dico invece che non è più tempo per pensare che l'erba del vicino sia sempre più verde. Iervolino ha investito, ha speso tanto e lo ha fatto bene. Forse in ritardo, ma è il mercato che è cambiato rispetto al passato. O forse vogliamo rimpiangere le illusioni del 31 agosto, quando venivano accostati tanti nomi alla Salernitana e poi ci accontentavamo degli scarti della Lazio? Fiducia e sostegno, con un plauso ai tifosi che ieri hanno dato un grosso contributo".
Da una Annamaria all'altra. Parla la signora Portanova, sfegatata tifosa granata: "Io non mi esalto per la prestazione di ieri, per 45 minuti non si è nemmeno avvertito avessimo l'uomo in più. Il presidente ha preso giocatori validi, ma credo ci siano troppe scommesse. Gli unici innesti che mi hanno convinto sono quelli di Maggiore, Candreva e Bonazzoli, per il resto credo che Bronn, Sambia, Dia, Botheim e Bradaric siano scommesse e che Pirola e Lovato non aggiungano granché al reparto difensivo laddove spicca chi c'era già e fu preso dalla vecchia società. Il mio plauso va a Gyomber, un muro, e al nostro grande Castori che lo volle fortemente tra lo scetticismo generale. Una scelta vincente che dà frutti anche oggi. Io spero arrivino un difensore esperto e di livello, anche perchè Fazio non mi ha mai convinta in pieno, un centravanti under per dare ulteriori alternative ai titolari, e un bomber vero". Consueta analisi anche del professor Alfonso Natale di Olevano: "Molti calciatori sono arrivati da meno di una settimana, altri sono stranieri e a stento parlano la lingua italiana: volevamo pretendere già una partenza autorevole? Paghiamo lo scotto di un mercato esploso in ritardo, ma quello che conta è avere una Salernitana altamente competitiva che si salverà e ci farà divertire. Certo, prendere Verdi sarebbe un colpaccio".
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