Salerno piange, la retrocessione è arrivata come una lenta agonia che la piazza non meritava. Mortificati, umiliati anche a Frosinone come da copione di un campionato disastroso in una stagione, per essere buoni, a dir poco fallimentare, perché in fin dei conti questa rosa non era poi tanto peggio rispetto alle altre compagini per valore complessivo, per competere, quanto meno, fino alla fine nella lotta salvezza diventata incerta e che vede coinvolte tutte le squadre nei bassifondi, tranne la Salernitana, appunto.

La colpa, si sa, in questi casi va data, innanzi tutto alla dirigenza, con un testa il presidente Iervolino che dopo aver fatto l’affare del secolo prendendo a pochi milioni una squadra in serie A non è riuscito a valorizzarla e migliorarla. Certo poi è riuscito nell’impresa di salvarla miracolosamente al primo tentativo, ed anche al secondo. Francamente il terzo era nelle corde, ma è mancata una gestione attenta della stagione da tutti i punti di vista. Mercato, scelta dell’allenatore scontento che dovevi mandare via ad inizio stagione, senza neppure attendere l’inizio del campionato. Così come il diesse, De Sanctis, non all’altezza di gestire la spada di damocle di un’intera stagione: Dia.

Già Dia, l’artefice dell’ultima salvezza in ordine cronologico, lo scontento per eccellenza in cima alla lista. La sua gestione è stata pessima dall’inizio alla fine. Per non parlare poi del Sabatini bis, iniziato tardi e finito ancor prima di iniziare nel bel mezzo del valzer degli allenatori. Inzaghi-Liverani-Colantuono. In una stagione se cambi quattro allenatori hai fallito tutto. E la classifica amara parla chiaro. Da difendere c’è solo l’onore di non finire con il risultato peggiore dell’ultima in classifica. Sarebbe una macchia ulteriore ad una stagione che non è mai iniziata. Sarebbe giunto anche il momento di fare chiarezza ed iniziare a gettare le basi per il futuro, che sembra più che mai incerto e pieno zeppo di nubi all’orizzonte a partire proprio dalla voglia della dirigenza di rifondare per ripartire e risalire fin dalla prossima stagione.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 30 aprile 2024 alle 00:00
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print