Tra i tanti motivi che hanno permesso alla Salernitana di ritrovarsi in alta classifica dopo la settima giornata c’è anche la capacità della società, della dirigenza e dello staff tecnico di allestire una rosa competitiva e quasi completa sin dai primissimi giorni di ritiro. In passato la strategia era stata diversa: aspettare il mese di agosto per qualche affare a costi più accessibili, per buona pace di qualche allenatore che successivamente ha criticato questo modus operandi rischioso, ma attuato dalla stragrande maggioranza dei club anche di categoria superiore. Ventura, invece, fu chiaro già nel corso della conferenza stampa di presentazione: buona base sulla quale lavorare, mancata convocazione di quegli elementi ritenuti non adatti al nuovo corso granata, ma necessità di puntellare immediatamente l’organico con un minimo di sette rinforzi. Ne sono arrivati di più, alla spicciolata il mister ha potuto contare su Karo, Billong, Giannetti, Lombardi, Kiyine, Firenze, Maistro, Morrone e Jaroszynski, tenendo qualche casella libera per i tre colpi finali. Uno per reparto. Non è un caso che la Salernitana abbia già una buona idea di gioco (con ampi margini di miglioramento) e che la partenza sia stata migliore di tutte le altre stagioni targate Lotito-Mezzaroma. Ci può stare, strategicamente, di acquisire due giocatori per i quali c’è bisogno di tempo: con una rosa ampia in quasi tutti i reparti ognuno ha tempo per mettersi alla pari dei compagni. Solo gli infortuni (non preventivabili) non hanno consentito a Ventura di sfruttare tutto l’organico. Ma anche da questo punto di vista le cose stanno andando meglio.

Sezione: News / Data: Ven 11 ottobre 2019 alle 21:30
Autore: TS Redazione
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