SALERNITANA: Top & Flop della sfida con il Brescia

Nel primo anticipo della 23a giornata di Serie B, la Salernitana ospita il Brescia. Torrente si gioca la panchina e si affida al suo 4-3-3, con il nuovo acquisto Oikonomidis nei tre d’attacco. La gara inizia subito con ritmi altissimi, le de squadre si affrontano a viso aperto in un susseguirsi di capovolgimenti di fronte. Poco dopo il ventesimo la Salernitana passa grazie all’autogol di Coly, su di un’uscita maldestra di Minelli. Gli ospiti provano a reagire con Caracciolo che si conferma il più pericoloso dei suoi. Nella ripresa i lombardi cercano di riaprire subito la gara, alzando il proprio baricentro, questo favorisce le ripartenze dei granata che con Coda trovano il raddoppio.  Sulle ali dell’entusiasmo la Salernitana trova addirittura il terzo gol su calcio d’angolo, con Franco che dopo un batti e ribatti la butta dentro. Senza ulteriori emozioni termina la partita, con la Salernitana che ritrova finalmente la vittoria. Di seguito Top & flop della gara:

TOP

Antonio Zito (Salernitana): gara sontuosa dell’ex Avellino, che si conferma uomo ovunque, un impatto devastante sulla squadra.

Massimo Coda (Salernitana): combatte su ogni pallone, ottimo il suo diagonale in occasione del raddoppio.

Pietro Terracciano (Salernitana): chiude la saracinesca, prodigioso in due circostante ad opporsi agli avversari.

Andrea Caracciolo (Brescia): dura giornata per lui contro una difesa serratissima, nonostante ciò sfiora la rete nel primo tempo.

Leonardo Morosi (Brescia): uno dei pochi dei suoi a salvarsi, corre tanto e cerca la giocata, nella ripresa uno strepitoso Terracciano gli nega il gol.

FLOP

Stefano Minelli (Brescia): ha sulla coscienza la rete del vantaggio granata, la sua uscita a dir poco grossolana finisce sulla schiena del compatto ed entra in rete.

Racine Coly (Brescia): si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato in occasione dell’autogol, ma aldilà di questo una serata in netta difficolta.

Denìlson Gabionetta (Salernitana): in una serata magica è l’unico a non splendere, sbaglia troppo e si muove poco.