Buon per la Viola. Perché vincere aiuta a vincere. E anche perché, pur con tanti big lasciati a Firenze, Italiano e i suoi si prendono un successo che ha almeno tre effetti positivi: dà gratificazione, riapre spiragli europei anche in classifica e mette la Fiorentina nelle migliori condizioni in vista dell’impegno di mercoledì in casa dell’Atalanta, quando in palio ci sarà la finale di Coppa Italia.

Decisivi i cambi nella ripresa: Kouame, che ha dato la profondità che mancava e ha segnato di testa l’1-0, e Mandragora, che ci ha messo l’assist per il raddoppio firmato da Ikoné praticamente a porta vuota. La Salernitana, pur dopo un’ora abbondante di buona tenuta, cade ancora e ora è a un passo dall’amara aritmetica. D’altronde, da quando è andato via Inzaghi l’11 febbraio, il cammino ha lasciato poco o nulla all’immaginazione: due punti in due mesi e mezzo, il finale è scritto da diverso tempo.

Ora la Fiorentina non dovrà far altro che mantenere alta la concentrazione. E, per quanto possibile, le gambe pimpanti. Coppa Italia e Conference chiamano, ma anche il campionato non può essere abbandonato, specialmente con questa classifica e la gara da recuperare (sempre con l’Atalanta). La Salernitana, amareggiata anche per gli scontri visti prima della gara fuori dall’Arechi, aspetta il destino già scritto. Ciò che deve essere ancora scritto, invece, è il progetto futuro che, più di ogni altra cosa, avrà bisogno di maggiore chiarezza.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 09:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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