Le premesse sembravano delle migliori e invece, per l'ennesimo anno, ci si ritrova già a dicembre a dover raccogliere i cocci e ripartire. Questo il ciclico destino della Salernitana, che a due gare dalla fine del 2018 si ritrova in pieno caos e senza allenatore, esattamente come era avvenuto nelle due annate precedenti. Qualcosa non è andato per il verso giusto, ma dove va individuato il problema? La rosa costruita in estate è stata sopravvalutata, oppure la rosa non sta rendendo per quanto vale? Questo l'interrogativo più frequente. Certo è che a promuovere il mercato estivo non erano stati soltanto i più sfegatati supporters, ma anche innumerevoli addetti ai lavori, che avevano indicato la Salernitana come possibile outsider per questa stagione. E' pur vero che gli acquisti di buoni giocatori di categoria, come ad esempio Djuric e Jallow, siano stati accolti forse troppo entusiasticamente da quanti sperano da tempo in un campionato da protagonista. E' palese, tuttavia, che diversi innesti non abbiano rispettato le aspettative e stiano giocando ampiamente al di sotto dei propri standard. Oltre alle sopraccitate punte di diamante del mercato estivo, potrebbe essere menzionato, a mo' di esempio, anche Luca Castiglia, che non è stato in grado di far valere le qualità messe in mostra in altre piazze. Quella appena abbandonata da Colantuono non sarà forse la squadra tecnicamente più forte di questo campionato, ma certamente è in grado di poter far meglio di così. L'augurio è che il gruppo riesca a cementarsi e far quadrato, per trovare la giusta serenità dopo il ribaltone in panchina.

Sezione: News / Data: Mer 19 dicembre 2018 alle 13:00
Autore: Valerio Vicinanza
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