E’ stato mortificante giocarsi la salvezza ai playout a prescindere dalla consapevolezza che forse saremmo stati ripescati. L’obiettivo è raggiungere il vertice del campionato, la scelta di Ventura nasce dalla capacità di far esprimere al 100% i calciatori. Tutti si avvalgono di giocatori legati al nome, ma è soltanto una garanzia estetica e mediatica. Quante volte è capitato di aver preso presunti campioni che all’Arechi hanno deluso le aspettative? Punteremo su potenzialità tecniche e motivazioni utili a dare un contributo fondamentale. I calciatori devono avere l’orgoglio di rappresentare calcisticamente nel mondo una città importante come Salerno. Nessuno è infallibile, ma abbiamo deciso di ripartire in nome della tabula rasa. La gente non deve credermi sulla base della fiducia a scatola chiusa. Credo sia comunque positivo non trovarsi nella situazione del Milan che ha dovuto rinunciare all'Europa o del Palermo che sta rischiando grosso. Aver trasmesso serenità anche sul piano economico è un grosso passo in avanti, la certezza dell'iscrizione è un traguardo così come aver investito nelle strutture. Sono onorato di rappresentare la Salernitana, ma è anche un grosso onere. C'è chi parla di rispetto, io l'ho dimostrato riprendendo la storia. Stiamo parlando di un patrimonio comune da preservare, mica la Salernitana è Claudio Lotito?! La mia presenza testimonia attaccamento alla piazza, alla maglia, alla città e all'allenatore che oggi presentiamo”. Così Claudio Lotito nella conferenza stampa di questa mattina, una sorta di viaggio tra presente, passato e futuro.

A Lotito si chiede un parere sul "caso" Colantuono e sulla scelta di Ventura: “Non ho letto le dichiarazioni di Colantuono, ma so a me cosa ha detto. Quanto a Ventura, è l’optimum per questa piazza. Sul piano del gioco è una garanzia, ricordo che nelle categorie inferiori la gente si lamentava quando vincevamo esprimendoci in modo non propriamente idoneo. Le pressioni non hanno inciso sulla scelta, non è certo Salerno che può creare problemi a persone come me. Tutti dobbiamo cercare di dare il meglio, credo che il nostro allenatore sia il più compatibile per questa piazza sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo allestire una squadra che giochi bene al calcio, i grandi nomi hanno fallito troppe volte. Mi piacerebbe rivedere lo spirito messo in campo nella finale di ritorno contro il Venezia”.

Sezione: News / Data: Gio 11 luglio 2019 alle 15:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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