Sono passati ormai quasi cinque anni dall’ultima vittoria della Salernitana sul campo del ChievoVerona. Era il 17 Agosto 2015, data in cui i granata di Salerno riuscirono con una piccola/grande impresa a sbancare il Bentegodi. Forse non tutti si ricordano quella partita, perché giocata ad Agosto e valida per il terzo turno di Coppa Italia. Ma sta di fatto che quella è ancora oggi una delle vittorie più prestigiose della Salernitana negli ultimi anni. Una grande vittoria perché ottenuta in trasferta contro una squadra di Serie A e in una competizione nazionale, la Coppa Italia, dove poche volte i granata sono andati così avanti. Poi è giusto assolutamente sottolineare come si trattasse di calcio d’Agosto, con le squadre in piena preparazione alle rispettive stagioni. Ma ciò non può e non deve sminuire la grande prestazione offerta dalla Salernitana quel giorno, che all’ultimo respiro dei supplementari eliminò il Chievo e si qualificò per il quarto turno di Coppa Italia. Inoltre ad avvalorare ancor più la vittoria granata, bisogna aggiungere che la Salernitana era stata appena promossa in B e la formazione che schierò il Chievo quel giorno coincideva con quella titolare, che avrebbe dovuto affrontare la stagione di Serie A alle porte.
La Salernitana, come già detto prima, era stata appena promossa in Serie B e la società aveva deciso di affidare la squadra ad un allenatore esperto per la categoria, ovvero Vincenzo Torrente. Per quel match il tecnico granata decise di schierare la squadra con un 4-3-3. Modulo che permetteva alla Salernitana di essere compatta e solida dietro, senza però dover rinunciare completamente alla fase offensiva, grazie alla presenza di tre attaccanti. Dunque una squadra equilibrata per resistere al grande potenziale offensivo del Chievo, con la possibilità però di sorprendere i clivensi con la velocità degli attaccanti. Tra i volti noti di quella Salernitana c’era Strakosha a difendere i pali, attuale portiere della Lazio, e molti dei protagonisti del trionfale campionato di Serie C 2014/15. Giocatori come i due terzini Colombo e Franco, i centrocampisti Moro e Pestrin e infine il trascinatore offensivo della Salernitana, Denilson Gabbionetta. Nel Chievo invece il modulo prescelto, dall’allora allenatore Maran, fu il 4-4-2. A difendere i pali c’era l’esperto Albano Bizzarri, come altrettanto esperti erano i 4 difensori: Frey, Gamberini, Cesar e Gobbi. Il centrocampo a quattro era un misto tra l’estro di Castro e Birsa e la fisicità di Hetemaj e Radovanovic, mentre l’attacco era guidato dalla coppia Pellissier Paloschi. L’atmosfera al Bentegodi non era assolutamente quella delle grandi occasioni con soli 1.500 spettatori, di cui 50 venuti da Salerno. Sicuramente il caldo estivo e il periodo molto ravvicinato a Ferragosto, influirono su un numero così esiguo di spettatori allo stadio. L’arbitro Giacomelli di Padova, alle 19.00, dà il fischio d’inizio e si aprono le danze. Come da previsione la prima frazione di gioco è dominata dai gialloblu, che sfiorano in più di una occasione il vantaggio. Nello specifico in due occasioni, ad inizio primo tempo quando viene annullato un gol a Pellissier per fuorigioco, e poi quando Paloschi di testa colpisce in pieno la traversa. Si va all’intervallo sullo 0-0 dunque. Nella seconda frazione di gioco incomincia ad affiorare la stanchezza, i ritmi si fanno più lenti e la Salernitana soffre molto meno in difesa. Intorno al Sessantesimo iniziano i primi cambi, con Maran che prova a dare forze fresche a centrocampo con l’ingresso di Christiansen al posto di Radovanovic. Mentre Torrente decide di cambiare in attacco, sostituendo Russotto con Troianiello. Il risultato però non si sblocca ed è la Salernitana stavolta ad avere il pallino del gioco. Maran allora per evitare i supplementari decide di far entrare Simone Pepe per Birsa, per cercare di avere più spinta sulla fascia. Ma niente da fare, anzi è la Salernitana a sfiorare il vantaggio in chiusura con un tiro rasoterra molto vicino al palo di Gabbionetta. Si va quindi ai supplementari, con due squadre però molto stanche. Il Chievo prova ad impensierire la difesa granata, ma senza troppo convinzione e in maniera abbastanza confusa. Così proprio nell’ultima azione della partita in contropiede, arriva la beffa per il Chievo e la grande gioia per la Salernitana. I granata infatti recuperano palla a centrocampo, Gabbionetta avanza e serve un assist al bacio per Andrea Bovo. Centrocampista che si inserisce perfettamente tra i difensori clivensi, saltandoli con un ottimo controllo, e solo davanti a Bizzarri con il piatto non sbaglia. Esplode dunque la gioia di tutta la panchina granata e dei pochi tifosi sugli spalti, la Salernitana è avanti al minuto 121 del match. Dopo questa azione l’arbitro fischia la fine e certifica l’impresa granata, che sbanca il Bentegodi e si qualifica al quarto turno di Coppa Italia. Che sia di buon auspicio questa partita per il match di questa sera, proprio al Bentegodi di Verona contro il Chievo.
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