C’è davvero poco di tattico nella vittoria ottenuta dalla Salernitana ai danni di un buon Aversa. Menichini, confermando le indicazioni della vigilia, manda in campo la sua squadra con il 3-5-2 puntando su un undici più muscolare preferendo Mendicino a Negro in avanti. Una formazione molto equilibrata, fin troppo per la verità. Con il 4-4-1-1 che Marra gli contrappone, la Salernitana si ritrova a giocare con ben tre centrali contro una sola punta di ruolo avversaria, l’evanescente Mosciaro, mentre in avanti la coppia Calil-Mendicino viene lasciata sola al proprio destino, dal momento che Moro e Favasuli sono molto più bravi a tamponare che ad inserirsi in zona gol mentre Bovo, schierato qualche metro più avanti, sbaglia i tempi d’inserimento e finisce per perdersi presto. Risultato, un solo tiro verso lo specchio della porta aversana. L’uscita per infortunio di Bovo e l’ingresso in campo di Perrulli non cambia le cose visto che il modulo resta lo stesso ed infatti l’Aversa continua a non rischiare dietro ed a sfiorare ripetutamente il clamoroso vantaggio. E’ l’innesto di Negro al posto di Trevisan ed il conseguente passaggio al 4-2-4 a cambiare le cose. Non che siano state create caterve di azioni da gol, ma il baricentro dei granata è salito, anche grazie al contributo delle fasce laterali (fino a quel momento inutilizzate) e l’Aversa è incappato nell’errore del singolo (fallo di Catinali su Lanzaro in area) che ha determinato l’episodio che ha deciso il confronto in favore della Salernitana.

Sezione: News / Data: Lun 26 gennaio 2015 alle 10:15
Autore: Marco De Martino
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