La rivoluzione tecnologica sarebbe forse arrivata lo stesso, ma alcuni episodi ne hanno accelerato l’urgenza: è il caso del pasticcio tra l’arbitro Marcenaro e il Var Banti in Juventus-Salernitana, una partita che, nel suo sconcertante finale, ha suo malgrado fatto giurisprudenza al contrario. Era l’undici settembre dell’anno scorso, Salernitana avanti 2-0, poi riacciuffata dai bianconeri: nel recupero Milik segna il gol del 3-2, si toglie la maglia per esultare, lo Stadium esplode. Tutto a posto, se non fosse che il Var richiama il direttore di gara: posizione di fuorigioco di Bonucci, rete annullata e giallo da regolamento all’attaccante polacco che, già ammonito, viene espulso per un gol che alla fine non vale nemmeno. La serata diventa un incubo, con tanto di rissa finale. E il giorno dopo, come titolato da Tuttosport, è anche peggio perché quella rete, che pesava due punti, era buona: Candreva, dalle parti del calcio d’angolo teneva in gioco serenamente Bonucci. E la sua posizione ha reso sciaguratamente oggettivo l’errore di Banti e Marcenaro. Il giorno dopo era arrivata la nota dell’Aia, con la quale gli arbitri avevano cercato di chiarire la situazione, a creare ancora più imbarazzo intorno alla situazione e a spingere nella direzione di un cambiamento reso necessario dalla disarmante affermazione dei vertici arbitrali: "Il Var non aveva le immagini". (...) E la soluzione è arrivata con il fuorigioco semiautomatico, novità sperimentata con successo ai Mondiali in Qatar e introdotta a partire dal girone di ritorno nel nostro campionato (e in Supercoppa). Evviva, perché significa che gli errori come quello di Marcenaro e Banti non saranno più possibili. Ma si pone un’altra domanda: è opportuno cambiare in corsa le regole e gli strumenti che servono ad applicarle? Sì, se servono, però manca equità. (...)

Sezione: News / Data: Lun 06 febbraio 2023 alle 10:30 / Fonte: tuttosport
Autore: Lorenzo Portanova
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