Pensare che i tifosi siano soltanto una cornice che assiste passivamente ad uno spettacolo senza avere alcun tipo di incidenza significa due cose: non capire nulla di calcio e non essere mai entrati in uno stadio. Certo, serve a poco cantare e sventolare se in campo ci sono calciatori scarsi e che non sudano la maglia, ma in una città come Salerno la componente ambientale è quella che fa la differenza per davvero. In casa e in trasferta. Alla terza partita in sette giorni con una emergenza totale era prevedibile un calo di condizione atletica, ma i 500 indomiti di Livorno hanno messo idealmente benzina nelle gambe ad ogni singolo atletica caricandolo a dovere. Non è un caso che le reti del successo siano arrivate attaccando sotto lo spicchio di curva occupato dai salernitani, letteralmente esplosi di gioia come non accadeva da tempo. E ora c'è un Arechi da far tremare domenica prossima contro il Frosinone. Perchè qui il dodicesimo uomo in campo fa davvero la differenza e non è solo una frase fatta.

Sezione: News / Data: Lun 30 settembre 2019 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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