Signori, la Salernitana: a braccia alte dopo 89 giorni, 5 sconfitte e due pareggi, gli otto schiaffi di Bergamo, una tempesta che quasi non portava via con il vento anche Nicola e la scossa del mercato. Vittoria fondamentale (per 2-1) in chiave salvezza a casa di un padrone che, tanto per onorare gli ospiti, nei primi venti minuti di una partita mai vissuta realmente con il ritmo e la personalità che ti aspetti da chi ha voglia di piazzare il colpo, ha spalancato le porte concedendo a Dia l'agio di mettere insieme un piccolo, grande show. Sì: Boulaye la apre subito con un gol da fuori bello davvero e poi contribuisce a chiuderla invitando Vilhena al party. Il Lecce non si sgretola, ed è un merito da riconoscere a Baroni e anche ai suoi, ma l'impressione della dipendenza dai lampi di Strefezza, ieri, non è passata inosservata. Serata storta, in difesa e in attacco (terza sconfitta casalinga). Mentre dolcissima è la vita della Salernitana: Verona lontano 9 punti, per il momento, e giallorossi scavalcati. La vita cambia in un attimo. In novanta minuti o giù di lì. (...)

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 28 gennaio 2023 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
vedi letture
Print