La Salernitana è tornata sulla Terra dopo le quattro vittorie di fila raccolte contro Martina, Aversa, Vigor Lamezia e Ischia. Il Melfi ha imposto ai granata uno 0-0 interno che avrebbe potuto tranquillamente anche tramutarsi in un blitz esterno. Nessuno, infatti, avrebbe gridato allo scandalo se gli uomini di Bitetto avessero portato in Basilicata l’intera posta in palio. I lucani hanno trovato un grandissimo Gori sulla loro strada. Il numero uno dei campani ha rappresentato un baluardo insuperabile ed è solo merito suo se l’incontro è finito a reti bianche. Lenta, prevedibile, evanescente ed abulica: si sprecano gli aggettivi dispregiativi per commentare la prova incolore della squadra di Menichini, parsa in grande difficoltà. L’empasse dei granata, addebitabile a diverse situazioni quali infortuni in serie, gran caldo e partite disputate a stretto giro di posta, per fortuna non ha prodotto il primo ko stagionale. Lo 0-0 finale ha il sapore della sconfitta mancata e quindi, nonostante notoriamente un pareggio interno venga concepito come un mezzo passo falso, può essere salutato come un punto guadagnato. Ciò ha rappresentato l’unica nota lieta di un pomeriggio opaco, insieme al primato conservato, seppur nuovamente in compartecipazione. Ora arrivano le sfide contro le squadre più blasonate: vedremo, dunque, di che pasta è fatta la Salernitana. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 27 settembre 2014 alle 21:30
Autore: Giovanni Barbarisi
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