La nuova stagione inizia con due importanti novità regolamentari, l'assegnazione dei 3 punti per la vittoria e l'istituzione dei playoff e dei playout per decidere la seconda promozione in serie B e due delle tre retrocessioni in serie C2. La Salernitana inizia tra lo scetticismo generale accentuato dal fatto che per la panchina viene scelto l'allenatore della primavera del Foggia,Delio Rossi. Il neotecnico però non si perde d'animo e comincia ad inculcare ai granata quella mentalità d'attacco che egli stesso ha potuto apprendere dal maestro Zeman e cosi dopo un inevitabile periodo di apprendistato dei suoi schemi,si comincia ad intravedere un gioco rapido,palla a terra,fatto di continui tagli e scambi di posizione che mettono in crisi gli avversari. Si va subito fuori dalla Coppa Italia maggiore per mano dell'Udinese,mentre in quella di serie C la Salernitana arriva fino alle semifinali,quando esce per mano del Perugia. In campionato la Salernitana riesce ad ingranare la marcia giusta verso metà del girone d'andata,anche in virtù degli acquisti nel mercato di riparazione di Antonio Chimenti,Roberto Breda e Vittorio Tosto,grazie ai quali la squadra fa un notevole salto di qualità. Il Perugia in testa alla classifica è imprendibile,ma la Salernitana guadagna con largo anticipo la sicurezza della partecipazione ai playoff promozione che si svolgono con una doppia semifinale in gare di andata e ritorno ed una finale secca in campo neutro. Alla vigilia della sfida di semifinale all'Olimpico di Roma contro la Lodigiani,arriva la tragica notizia della scomparsa di Agostino Di Bartolomei che viene ricordato dagli oltre 10000 salernitani al seguito della squadra con un enorme striscione in curva. L'1-1 dell'andata fa da preambolo per lo spettacolo offerto nella gara di ritorno,rinviata una prima volta per impraticabilità di campo,e successivamente disputata davanti a 40000 spettatori,con la Salernitana che asfalta i romani e si guadagna il derby di finale al San Paolo di Napoli contro la Juve Stabia. Sono circa 25000 i tifosi che in carosello bloccano la Salerno-Napoli per raggiungere lo stadio partenopeo ed assistere al trionfo della squadra di Rossi,nel frattempo già ribattezzato "il profeta". Quando a mezzanotte i calciatori fanno rientro in città e si presentano all'Arechi per la festa trovano uno stadio gremito da 40000 persone pronte ad osannare l'inizio dell'era “Rossilandia”.

Sezione: News / Data: Lun 21 aprile 2014 alle 20:45
Autore: Gaetano Risi
vedi letture
Print