La nuova Salernitana targata Bollini sta prendendo forma in questi giorni in quel di Roccaporena, dove è costante il via vai di uomini, con i vari acquisti che stanno progressivamente raggiungendo i nuovi compagni nella località umbra. A "benedire" la nuova stagione dei granata ci ha pensato la bandiera Roberto Breda che, intervistato dai colleghi de La Città, si è dimostrato piuttosto fiducioso nell'operato della società: «Sicuramente bisogna vedere cosa propone il mercato, mancano ancora quaranta giorni di trattative. Ma sono certo che la Salernitana farà bene, tracciando la linea degli anni passati. I tifosi meritano un grande palcoscenico e la società merita di raccogliere i frutti di questi anni. Non è facile partire dal basso e risalire così velocemente». Un mercato che mirerà a ringiovanire la rosa, tra le più anziane dello scorso campionato: «Puntare sui baby è giusto. Il campionato è cambiato, c’è stato un grande rimescolamento anche con i tecnici. Però mi preme dire ormai ci sono giovani ben formati con un’ottima maturità in campo, che hanno giocato già a buoni livelli. È sempre tutto da dimostrare. Da questo punto di vista la Salernitana ha cambiato molto in squadra. È andato via Donnarumma, Coda, Busellato. Penso si stiano muovendo bene».

Sulle cessioni illustri, Breda ha poi commentato: «Sono due situazioni diverse. Da una parte Coda aveva bisogno di riprovare a giocare in A dopo il suo infortunio e quello che è successo a Parma, secondo me è stato giusto lasciarlo andare via. Con Donnarumma c’è stato qualcosa che non gli ha permesso continuità. Bollini, che ritengo abbia fatto un ottimo girone di ritorno, ha avuto sei mesi per poter capire bene quali giocatori aveva disponibili. È meritato il suo rinnovo. Per l’attacco punterei su giocatori di qualità, giovani o di esperienza. Sempre per lo stesso discorso di prima, giovani non vuol dire novellini».

La dirigenza lavora attivamente per fornire al tecnico di Poggio Rusco una rosa all'altezza del prossimo campionato di Serie B, che si preannuncia tra i più difficili degli ultimi anni: «Ripeto, sarà un campionato molto equilibrato. Anche l’anno scorso, con meno contendenti, non fu facile dare pronostici. La Salernitana veniva da una salvezza strappata coi denti, con due tre innesti di qualità a gennaio riuscì a raggiungere il suo obiettivo. Ma ricordo anche il Frosinone, che aveva fatto a metà campionato la migliore campagna acquisti, non è salito in A. Per l’anno prossimo sicuramente ci sarà da lottare. I granata ce la possono fare».

Inevitabile un accenno sul glorioso passato in maglia granata: «Da calciatore ricordo con grande gioia il goal decisivo alla vittoria contro l’Avellino al Partenio (stagione 1993-1994, ndr). Come allenatore forse la partita dei play off contro Alessandria nel 2010/2011 quando abbiamo passato il turno grazie a un risultato ribaltato alla gara di ritorno.Fu un anno difficile per i motivi che tutti sappiamo. Nei primi mesi non capivamo nulla, si dicevano cose e ne capitavano altre. Poi a gennaio subentrò la spensieratezza, eravamo consapevoli che c’era poco da fare. C’erano ottimi uomini e tifosi. Fu un peccato. Ma sono sicuro che Salerno ritornerà dove merita».

Sezione: News / Data: Lun 17 luglio 2017 alle 18:00
Autore: Valerio Vicinanza
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