"La Salernitana per la sua tifoseria è una squadra che merita di giocare in serie A". Parola di Vincenzo Bassi Calabrese, ex calciatore granata degli anni ’60. Nato a Giffoni Valle Piana il 10 gennaio 1937, oggi 82enne, gloriosa ala della Salernitana di fine anni ’50 e dell’inizio del decennio seguente. È l’orgoglio di giffonese in maglia granata. Ha iniziato la sua carriera calcistica nella Salernitana nel campionato di serie B del 1956/’57. L’anno successivo andò in prestito al Nola e poi dal 1958 al 1962 ha giocato in serie C con la Salernitana. I suoi compagni di squadra sono stati Gigino Gigante, Piero Santin, Tano Vergazzola, Felice Marano. Vincenzo Bassi Calabrese è insieme a Pasquale Giannattasio il vanto dello sport giffonese. Un passato glorioso, una vera promessa per il calcio italiano. Poteva assurgere ai più alti livelli calcistici nazionali e internazionali. Il suo carattere difficile ed estroso gli ha troncato ogni possibilità di carriere. Enzo il “Naka Granata”, era lo Skoglund di Salerno. Amareggiato per questa situazione difficile della sua ex squadra? "Mi chiedo ancora: ma perché la Salernitana non fa la serie A? Oggi come allora quando giocavo c’era una società… meglio non parlarne. Avevo 19 anni, ero il più piccolo della squadra e mi consegnarono un paio di scarpe dismesse. Giusto per dire qualcosa, ma i problemi erano altri. A quanto pare ancora attuali".

Segue ancora oggi la Salernitana?

"Certo che la seguo, non spetta a me dare giudizi sulla dirigenza, la cosa che posso dire che Salerno è una grande città e non merita fare queste figuracce nel calcio".

Lei che rapporto ha avuto con la tifoseria granata?

"Favoloso. La tribuna dello stadio nel cuore di Salerno, il Donato Vestuti, la ricordo sempre piena. C’era entusiasmo in campo e sugli spalti. C’era la voglia di fare, un insieme positivo con una cornice di pubblico eccezionale. Per Salerno i tifosi sono stati il fiore all’occhiello del calcio nazionale. Numeri di persone al seguito da squadra di serie A".

Oggi purtroppo dopo le ultime prestazioni la situazione sta diventando preoccupante anche per rimanere in serie B.

"Ho visto. Non nascondo l’amarezza per quanto sta accadendo a Salerno. Da qualche anno da Curti di Giffoni Valle Piana mi sono trasferito sull’isola di Ponza perché amo il mare e la pesca, per vivere la mia vita tranquilla. Il momento delicato della Salernitana mi sta tenendo molto agitato. Spero che torni il bel sereno e che si calmi la tempesta calcistica. E’ importante in questo momento stare vicino alla squadra. I calciatori che scendono in campo devono stare sereni. I tifosi per loro sono una forza grandissima".

E poi siamo alla vigilia del centenario, di una storia in cui anche Vincenzo Bassi Calabrese è stato protagonista...

"Facciamo tutti quanti la nostra parte impegnandoci per salvare la Salernitana e per festeggiare in occasione del centenario della fondazione nel migliore dei modi. A patto però che l’anno prossimo la società dovrà programmare un progetto ambizioso per tentare di puntare alla serie A, la categoria in cui la piazza merita di militare".

Sezione: News / Data: Dom 05 maggio 2019 alle 14:00 / Fonte: La Città
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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