In sala stampa hanno parlato anche i presidenti Lotito e Mezzaroma, molto sorridenti dopo la bella vittoria ottenuta oggi contro il Messina. Il patron della Lazio abbraccia il cognato e manda qualche frecciatina a qualche organo di informazione: “C’è qualcuno che diceva che eravamo disuniti, non capisco chi possa mettere in giro queste voci prive di fondamento. Purtroppo siamo presi da tantissimi impegni e non è stato possibile essere presenti insieme allo stadio, oggi ci godiamo questa giornata di festa e continuiamo ad impegnarci per portare in alto la Salernitana”. Lotito è soddisfatto della prestazione della Salernitana: “Oltre che la qualità sono emerse altre doti che fanno la differenza: coesione, umiltà e spirito di gruppo e di sacrificio, valori indicatori e che fanno capire perché siamo primi in classifica. La speranza è che la Salernitana possa continuare su questa strada. Gli ammoniti? Siamo un po’ preoccupati, la squadra è decimata allo stato attuale tra infortuni e squalifiche. Trevisan, Pestrin e Colombo saranno fermati per un turno dal giudice sportivo, potevamo evitare queste situazioni e dobbiamo stare più attenti. Quando non diamo l’esempio siamo i primi ad essere redarguiti”.

 Inevitabile parlare di mercato: “La società prenderà atto delle necessità dopo essersi confrontata con l’allenatore ed il direttore sportivo. Qualche calciatore ha espresso la volontà di andare via e cercheremo di accontentarli, laddove ci saranno le condizioni per acquisire altri elemento di spessore non ci tireremo indietro. Occhio, però, a ledere l’equilibrio di uno spogliatoio molto unito, guai ad intaccare questo clima di entusiasmo e di simbiosi”. Dedica per il figlio Enrico: “I tifosi, la stampa e tutti quanti mi chiedono sempre tanto, automaticamente ho penalizzato mio figlio in termini di presenza e oggi voglio dimostrargli il mio affetto, è la persona più importante. Oggi voleva venire ed i tifosi sono stati carinissimi a dedicargli questo coro, si è creato un rapporto empatico con la mia famiglia e ne sono veramente felice. Enrico crede molto nella Salernitana, era molto dispiaciuto per la sconfitta di Barletta e mi ha chiesto i motivi di quel ko: è un appassionato, sa tutto di calcio e la vive con lo stato d’animo di coinvolgimento emotivo assoluto”. Si chiede a Lotito cosa voglia trovare sotto l’albero: “Il vero premio lo voglio a maggio, significherebbe che non abbiamo trascorso invano notti insonni. La gioia più bella è vedere questo clima di unità tra tifosi, squadra, dirigenza e società, è merito di tutti se attualmente la Salernitana è prima in classifica. Sarà una grande corsa nella quale il pubblico e la città ci darà la spinta giusta”. 

Sezione: News / Data: Dom 21 dicembre 2014 alle 15:06
Autore: Paolo Siotto
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