La gara interna con il Cesena lascia un po' d'amaro in bocca ai tifosi della Salernitana. La squadra, infatti, avrebbe potuto ottenere l'intera posta in palio se solo avesse avuto un pizzico di cattiveria in più sotto porta. Nonostante ciò, il punto va visto come un prezioso mattone in ottica salvezza. Analizziamo, come ogni settimana, le "luci e ombre" della gara.

LUCI: ROSINA FINALMENTE TORNA PROTAGONISTA

Ieri l'uomo della Provvidenza è stato sicuramente Alessandro Rosina. Il fantasista ex Torino e Catania ha inventato una parabola su punizione che ha permesso ai granata di acciuffare il pareggio contro i romagnoli di Castori. Un gesto tecnico che, al di là della condizione fisica, resta repertorio di uno dei giocatori tecnicamente più forti a disposizione di Colantuono. Alla sola tredicesima presenza su trentacinque gare di campionato, Rosina riesce finalmente a regalare un sorriso ai tifosi granata con la sua prima rete stagionale.

OMBRE: INVOLUZIONE NEL SECONDO TEMPO E POCA QUALITÀ IN AVANTI

Tra le cause del pareggio della Salernitana possiamo individuare certamente un cambiamento di mentalità tra il primo e il secondo tempo. Mentre nella prima frazione i granata sono stati capaci di creare molte occasioni, nel secondo tempo, invece, l'atteggiamento è stato molto remissivo e il risultato si è sbloccato su un calcio piazzato. A ciò si aggiunge una certa anemia negli ultimi sedici metri; sono infatti solo 16 i gol realizzati in stagione dai quattro centravanti della Salernitana: 8 Bocalon, 1 Palombi, 3 Rossi, 4 Rodriguez (ora a Empoli). Un dato su cui riflettere e che palesa la mancanza di un vero bomber per la Salernitana.

Sezione: News / Data: Dom 15 aprile 2018 alle 15:00
Autore: Enrico Volpe
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