Con la vittoriosa lotteria dei rigori di domenica sera, la Salernitana ha mandato agli archivi la stagione senza dubbio peggiore della gestione Lotito-Mezzaroma . Un girone di ritorno da incubo quello che ha condotto i granata quasi sul baratro nonostante le prospettive di inizio stagione, quando la maggior parte degli addetti ai lavori collocava la Salernitana almeno tra le prime otto. Un'annata che non può essere cancellata dal rigore decisivo di Di Tacchio, ma che, anzi, va tenuta bene in mente come monito per il futuro. Eppure, nonostante tutto, la squadra è riuscita a compiere, a suo modo, una piccola impresa al "Penzo", dove, sotto di un gol e di un uomo, ha saputo tener duro, mantenere i nervi saldi e lottare su ogni pallone con una ferocia agonistica raramente ammirata durante l'anno. Un atteggiamento esemplare che ha permesso ai giocatori in campo di resistere all'urto veneto per oltre un'ora di gioco contro ogni pronostico, prima di avere la meglio dagli undici metri con sommo gaudio dei supporters accorsi in laguna. Merito senz'altro di un saggio gestore come Menichini, che, pur essendo arrivato in un momento drammatico, ha saputo motivare al meglio una squadra alla deriva e realizzare un piccolo capolavoro. E' da qui, dagli stoici 120' di Venezia, che la Salernitana deve ripartire per riscattare immediatamente questa stagione sciagurata

Sezione: News / Data: Mer 12 giugno 2019 alle 21:00
Autore: Valerio Vicinanza
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