"Se non fa almeno dieci gol lo prendo a calci". Il viaggio nel mondo di Gennaro Tutino inizia dalle parole - dal tono scherzoso - del suo procuratore, Vincenzo Pisacane. La doppia cifra resta l’obiettivo minimo per la stella della Salernitana. Una quota che, visto il rendimento dell’attaccante napoletano in questo avvio di stagione, rischia di dover essere presto ritoccato verso l’alto. Il bilancio infatti parla di 4 reti realizzate nelle prime 9 partite di campionato, vestendo i panni di capocannoniere oltre che di leader tecnico della squadra granata. Il tutto senza dimenticare il gol in Coppa Italia con il Sudtirol. Un bottino importante, sottolineato dal valore delle marcature firmate Tutino. Ben 7 dei 20 punti totalizzati dalla Salernitana nella rincorsa al primato in solitaria sono arrivati coi suoi sigilli: con il Chievo in girata trovò il primo gol in campionato e spalancò le porte alla rimonta firmata da Djuric sul prato del Bentegodi. La doppietta al Pisa, la prima all’Arechi, fu il viatico per il poker finale sui toscani. La firma d’autore sul Cosenza, nel più classico dei gol dell’ex, gli ha spezzato il cuore a metà ma ha permesso alla Salernitana di issarsi in vetta superando per rendimento nelle prime nove giornate anche la truppa di Delio Rossi che nel 1997-98 scrisse la storia.
"Voglio riprendermi la serie A sul campo, vittoria dopo vittoria e soprattutto a suon di gol", il manifesto di Tutino lanciato dal San Vito-Marulla dopo il blitz della sua Salernitana che ha riacceso l’entusiasmo. Pensiero condiviso ed in parte rafforzato dal suo agente Pisacane. "Ha fame di ritornare in massima serie, quella che lo scorso anno gli è stata praticamente strappata - ha spiegato il procuratore dell’attaccante -. Dopo una grande annata con il Cosenza, fu spinto ad accettare Verona. Pensavamo che si potesse puntare su di lui, soprattutto dopo aver ottenuto delle garanzie tecniche. Non è stato così".

Dopo la fugace esperienza con l’Hellas, il prestito con poche luci e tante ombre con l’Empoli, prima della lunga trattativa in estate con la Salernitana. "Ci sono state delle complicanze legate all’obbligo di riscatto da parte del club granata. Fortunatamente tutto è andato per il meglio".
La bontà della scelta è dimostrata dalla partenza super, in grado di restituire il sorriso ad uno dei migliori attaccanti della categoria. "Si era incupito ma Salerno è stata capace sin dal primo giorno di donargli tranquillità e spensieratezza. Gennaro si sente finalmente al centro di un progetto tecnico e sente il calore della tifoseria, seppur a distanza". Una trattativa frutto del lavoro estenuante della dirigenza granata e della volontà ferrea di Fabrizio Castori, bramoso di costruire sulle qualità del suo numero nove la sua Salernitana tutta verticalità e concretezza. Il primo posto è realtà ma per preservalo c’è bisogno del solito grande spirito sacrificio da alimentare con il sacro fuoco del “killer instinct”. "C’è una promessa tra me e lui, faremo i conti a fine stagione», ha rivelato Pisacane. «Spero che i suoi risultati personali possano abbinarsi con il raggiungimento degli obiettivi della Salernitana. L’asticella resta la doppia cifra? Assolutamente no, è troppo riduttivo. Per me quest’anno Gennaro deve ambire a realizzare venti gol. Se ne fa meno di dieci sa già che lo prenderò a calci..,"

Sezione: News / Data: Mer 02 dicembre 2020 alle 11:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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